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Facebook e gli editori si allontanano

Kurt Gessler della Chicago Tribune ha fatto rumore con un post che racconta come stia diminuendo il traffico generato da Facebook per il giornale (Medium). A quanto pare è un fenomeno che riguarda molti editori (Digiday).
Facebook di sicuro sta facendo molti movimenti nel mondo delle news. Ma la sua priorità è pensare alla lotta contro le fake news, o almeno all’apparenza della lotta contro le fake news (Recode).
Il Guardian comunque esce da Facebook (Digiday).

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Letture. Cresce l’internet delle cose in Italia. La nuova onda innovativa da comprendere in tempo

Questa volta può essere che la nuova grande onda di innovazioni internettiana, quella che in qualche modo si sintetizza nel concetto di internet delle cose, sia più comprensibile per gli italiani. Questo paese riesce a concepire cose meno astratte del software, evidentemente. Sta di fatto che secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano l’internet delle cose in Italia è arrivata nel 2016 a una dimensione di mercato da 2,8 miliardi di euro (CorCom), il 40% in più rispetto al 2015. Ci sono alcuni punti di forza, come i contatori intelligenti, le scatole nere per le auto, le...

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Letture “civiche” da non perdere

Tra una newsletter e l’altra leggo tante cose che voglio ricordare. Forse può far piacere ai lettori che le condivida. Libertà di associazione su internet C’è una relazione tra i protocolli che costituiscono l’essenza di internet e la libertà di associazione o espressione politica? Abstract: “This documents aims to document the relation between Internet protocols and the right to freedom of assembly and association. The Internet increasingly mediates our lives and thus the ability to excercise human rights. Since Internet protocols play a central role in the...

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Esempi di iniziative civiche

Per chi sia interessato ai media civici e alle risposte che la società può sviluppare per rispondere alla crisi della coesione sociale intorno a progetti orientati al bene comune, mentre tanti parlano del digitale come luogo del fake e delle echo-chamber e non altrettanti cercano di fare qualcosa per migliorare la situazione, una piccolissima rassegna di iniziative recenti da seguire. Decode Project Per costruire la prossima generazione di piattaforme di dati orientate a sviluppare la sovranità digitale Idea Camp Comunità nella grande trasformazione. Esempi di azione orientata a contrastare...

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Buone letture

Why facts don’t change our minds, Elizabeth Kolbert
The Mark Zuckerberg Manifesto Is a Blueprint for Destroying Journalism, Adrienne Lafrance
Lessons from fighting Swiss right-wing populism, Erhardt Graeff
Science Says Book Readers Live Longer, Nicholas Politan
Constructive journalism

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Una gabbia dorata

Se un servizio online è tanto facile da usare, gratuito, utile, che tutti se ne servono sempre di più, significa che ha intercettato un bisogno e lo ha soddisfatto. Però, una volta che tutti adottino quel servizio, una sorta di condizione convenzionale nuova emerge. E ci si trova ad adattarsi a una nuova nicchia eco-culturale nella quale si sviluppano ulteriori innovazioni che rafforzano la necessità di utilizzare quel servizio online. Allontanarsene diventa sempre più difficile. E pensare senza quel servizio diventa sempre più raro. Si finisce con lo scegliere liberamente di chiudersi in uno...

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Il giusto posto della scienza

Michael Crow e altri scrivono: The rightful place of science: politics. Un libro intenso sull’impegno necessario per superare questa fare si oscurantismo confusionario e politicamente – oltre che finanziariamente – strumentale. Vale la pena di dare qui subito una citazione contenuta nel libro, in attesa di un prossimo post più completo: «In a world where scientific research and technological innovation receive, on the whole, more than a trillion dollars of support from government and industry, the idea that the advance of knowledge and innovation can be understood separately...

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Che cosa possiamo fare

Ecco alcuni articoli recenti che riguardano la questione pratica di che cosa si possa fare di fronte alla montante confusione imperante nell’ecologia dei media che rende difficile sapere come stanno le cose e valutare correttamente i risultati della scienza, mentre ci impone di credere nella possibilità di costruire qualcosa di meglio. For a better curated media environment Programma pro-verità per ecologisti dei media Se le bufale fossero trattate come lo spam Aperto, connesso, confuso e migliorabile Democrazia e repubblica, scienza e giornalismo, verità e realtà Per la bonifica...

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Il lavoro della conoscenza

Mentre si gli elettori italiani riflettono sui quesiti referendari per emendare, eventualmente, le recenti riforme del mercato del lavoro, il significato stesso di “lavoro” cambia. E la società si trova a fronteggiare le conseguenze, immaginate e reali, di epocali cambiamenti tecnologici, geopolitici, ambientali, con gli strumenti sviluppati nell’epoca industriale: strumenti adatti a un contesto nel quale c’era una chiara differenza tra tempo del lavoro e tempo libero, tra formazione ed esercizio della professione, tra ricerca e tecnologia. La nuova condizione, sostanzialmente, è conseguenza...

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Power law. E altre leggi scientifiche che dovremmo conoscere meglio secondo Edge

Quest’anno la mia risposta alla domanda di Edge è stata dedicata alla power law, una regolarità statistica che emerge nei sistemi complessi a rete e che mostra una sorta di tendenza alla polarizzazione. La domanda di Edge di quest’anno è stata concentrata sulla ricerca delle conoscenze scientifiche che dovrebbero essere meglio conosciute. Ne ho scritto su Nòva100: La scienza è il modo più affidabile per generare conoscenza. È la convinzione della comunità di Edge che ogni anno, da vent’anni, si ritrova intorno al suo storico animatore John Brockman per rispondere a una grande...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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