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Letture. Cresce l’internet delle cose in Italia. La nuova onda innovativa da comprendere in tempo

Questa volta può essere che la nuova grande onda di innovazioni internettiana, quella che in qualche modo si sintetizza nel concetto di internet delle cose, sia più comprensibile per gli italiani. Questo paese riesce a concepire cose meno astratte del software, evidentemente. Sta di fatto che secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano l’internet delle cose in Italia è arrivata nel 2016 a una dimensione di mercato da 2,8 miliardi di euro (CorCom), il 40% in più rispetto al 2015. Ci sono alcuni punti di forza, come i contatori intelligenti, le scatole nere per le auto, le tecnologie per la sicurezza degli edifici. Non tutto passa attraverso la connessione standard. Il che è probabilmente fatale. E da riflettere.

La questione degli oggetti connessi è a sua volta connessa all’insieme di innovazioni che di volta in volta si richiamano con le parole “big data”, “machine learning”, “industria 4.0” e altro, come robotica, intelligenza artificiale, produzione additiva.

Si tratta di affrontare la questione centrale del sistema produttivo italiano. La scarsa crescita della produttività. La logica della nuova accelerazione innovativa nella manifattura può essere intesa come una accelerazione della produttività. Riduzione dei costi, riduzione dei fermi macchina, riduzione degli scarti e degli errori, riduzione dei costi di progettazione e di passaggio alla produzione, customizzazione a grande scala, efficienza della comunicazione di filiera, anche a una certa distanza, aumento del valore del prodotto (McKinsey).

La strategia per affrontare questa trasformazione è complessa: le opportunità sono enormi. Le soluzioni prioritarie dal punto di vista organizzativo riguardano la gestione dei dati, l’architettura della circolazione delle informazioni, la trasformazione della cybersicurezza in una parte integrante del sistema (Cio).

La sicurezza in particolare non sarà mai a prova di intrusione, dicono gli esperti. Quello che si può fare è prepararsi diligentemente al pericolo, ridurre la probabilità delle intrusioni, eliminarle appena avvengono, migliorare costantemente le misure di sicurezza. La cultura e l’informazione sono parte essenziale della sicurezza (ItProPortal).

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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