Facebook e altri social network dovrebbero organizzarsi per offrire agli utenti il loro servizio in modo che le informazioni che postano siano private di default e solo per volontà degli utenti stessi rese pubbliche. Attualmente spesso avviene il contrario. (SfGate)
Intanto, Apple e Google vanno al Senato americano per spiegare la loro politica sulla privacy mobile. (Bloomberg)
Sembra dunque che gli americani stiano arrivando a conclusioni – sulla privacy online – che gli europei avevano intravisto già da tempo.
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Efficacia dei tweet
E Vincos segnala i suggerimenti di Shane Steele, Director of Sales & Marketing di Twitter, per compilare tweet di successo.Quasi tutti i tweet che fanno strada nella rete contengono un link, quasi tre su quattro contengono una hashtag, oppure descrivono un fatto in tempo reale; 4 su dieci hanno un punto esclamativo o un invito all’azione; un quarto fanno una domanda.
Facebook è meglio della tv?
Luca Massaro spera che Facebook sia meglio della tv. I dodici milioni di italiani che si collegano a Facebook ogni giorno sono un potenziale formidabile per superare i media della solitudine. Secondo il professor Tullio De Mauro, di solito molto severo, questo gesto è una luce nel buio del crescente analfabetismo funzionale degli italiani. E il motivo di speranza c’è. Per crescere Facebook, come Google, cercherà di incentivare la qualità. Perché troppo spam fa male a qualunque mezzo in rete. Perché tutto questo dovrebbe riuscire? Se Facebook, come Google, e come la tv, vivono di...
Pubblicità: meglio Google o Facebook?
Nella pubblicità, è meglio Google o Facebook? A SocialMediaToday, non sorprende, sono convinti che sia meglio Facebook. Di sicuro sono due modelli molto diversi. La pubblicità di Google è un modo fantastico per aumentare il traffico su un sito o per altre attività che si svolgono sul web. La pubblicità di Facebook è fantastica per aumentare il traffico soprattutto su attività che si sviluppano su Facebook. E’ un po’ semplicistico, ma è un po’ così. Il punto è che su Facebook la gente passa il 25% del tempo internet, più o meno. E che ogni giorno, in un paese come...
Ogni azienda è una media company?
Leggendo un pezzo lungo e impegnativo – anche se presentato in modo solo apparentemente markettaro – sull’economia digitale, si incoccia nella frase “every company is a media company”. Il che in un certo senso è vero. Ogni oggetto trasporta “messaggi” e nell’economia della conoscenza i messaggi che trasporta sono parte fondamentale del suo valore. Ma allora, se ogni azienda è un editore, che cosa sono gli editori? Se non rispondono a questa domanda, probabilmente non potranno sopravvivere come tali e si trasformeranno in altro. Se vanno dietro...
Piattaforme creative: tre posti da non perdere per farsi strada
Tre piattaforme che mettono i designer e i creativi in contatto con potenziali clienti.
Le aziende lanciano un contest, i creativi rispondono. I creativi si fanno conoscere, le aziende li chiamano.
Le regole sono un po’ diverse. Il senso è lo stesso: aprire strade, rispettare le idee, alimentare l’intelligenza dei progetti.
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Nel frattempo va avanti la votazione sul logo dell’Expo.
Intelligenze collettive – David Lane
Il professor David Lane (tra i pionieri della scienza della complessità) vede l’idea di intelligenza collettiva non come una metafora ma come una realtà. La deduce dal comportamento della specie umana, che si coordina a un livello che nessun individuo riesce a comprendere appieno: nessun individuo comprende il sistema telefonico, la città, la globalizzazione… Queste sono diverse intelligenze collettive all’opera. È un po’ come se gli individui fossero neuroni, parte di un cervello: un neurone non sa comprendere un concetto, ma molti neuroni lo generano; lo stesso vale...
Che cos’è? Facebook’s Journalist Program
I giornalisti e Facebook. Non i giornalisti che parlano di Facebook. E nemmeno quelli che usano Facebook. I giornalisti che lavorano a Facebook. Il primo è Vadim Lavrusik. (via AllThingsD). Vadim ha coperto il mondo del “giornalismo sociale” (tipo il giornalismo che usa e conosce i network sociali, credo). Ora sviluppa le sue abilità. (Recentemente è stata aperta una pagina chiamata Journalists on Facebook). Nel video Vadim definisce Facebook “il giornale del popolo”… in un certo senso… E aggiunge che è contento di andare a Facebook perché...
Gli editori ripensano alle app
I tablet sono stati un successo straordinario. E gli editori hanno da subito sentito che sarebbero stati uno strumento di rilancio del loro business. Ma continuano a cercare di capire in che modo. La transizione delle loro pubblicazioni sul nuovo supporto non ha certo sfondato (e d’altra parte in genere sono state realizzate con investimenti piuttosto contenuti). Ora New York Times e Washington Post stanno provando le loro versioni di aggregatori, sulla scia dei successi di start-up indipendenti come FlipBoard o Zite, con discreto successo. L’esplorazione continua. Ne parla Damon...
Chad Hurley e Steve Chen: il ritorno
Chad Hurley e Steve Chen, immensamente ricchi per la vendita di YouTube a Google e non più direttamente impegnati con la loro creatura, lanciano una nuova società, la Avos, e comprano Delicious da Yahoo!. Gli utenti potranno continuare a usare il servizio accettando una nuova policy per la privacy. La prima mossa sarà creare un’estensione per Firefox. (via Liz Gannes)
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