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Del sacro nella comunicazione – Eduardo de la Fuente

Eduardo de la Fuente insegna sociologia alla Flinders University e ha scritto Twentieth Century Music and the Question of Modernity (2010). Il suo pezzo su Times Higher Education va letto. Non per dibattere sul ruolo del sacro nella cultura moderna. Ma perché lascia intuire che neppure la comprensione della dinamica culturale che si genera attraverso l’evoluzione dei media può essere lasciata solo agli specialisti. De la Fuente cita Durkheim e Weber, Lukács e McLuhan, oltre a molti altri. Annuncia che non c’è alcuna necessaria contraddizione tra tecnologia e teologia. Scopre che...

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Inter internet

I dati Audiweb di aprile 2011 registrano come al solito anche i minuti che gli utenti passano sui siti preferiti per sessione nel giorno medio.
I campioni d’Italia in questa classifica sono i 2.480 utenti unici al giorno del Canale Inter: più di 40 minuti per sessione.
Tra i giornali, quello che spinge gli utenti a passare più tempo sulle sue pagine è il Gazzettino (7 minuti). Il Mattino è a 6 minuti. Repubblica, Corriere, Fatto e Stampa, stanno sopra i 5 e sotto i 6 minuti per sessione.

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Tim Berners-Lee e la “filter bubble”

Tim Berners-Lee parla della “filter bubble”. Ci si trova di fronte a un sacco di informazione. Ci si affida ai motori di ricerca e ai social network. Questi imparano a capire che cosa ti interessa e ti segnalano solo cose che gradisci, magari perché le conosci. Finisci per restare sempre chiuso in una bolla informativa fatta di una monocultura. La tua conoscenza non avanza. Non ti stupisci più. Non riconosci la diversità. Perdi capacità culturale, intellettuale, sociale. L’intervento di Tim Berners-Lee è anche in video. (via TheFilterBubble)

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Atlantic: content is not king

Lo si è spesso detto: il contenuto è re, ma siamo in una repubblica. Nella quale il re conta come gli altri. Forse di meno. Forse per nulla. Jonathan Knee pensa che l’economia del contenuto sia nettamente sfavorita rispetto all’economia della tecnologia di distribuzione. E lo scrive sull’Atlantic in un pezzo controverso ma interessante da leggere. Il caso che prende in esame è quello di Netflix, azienda sopravvalutata in borsa a detta di tutti gli osservatori disincantati, che si occupa solo di distribuzione non di generazione di contenuto. Gli editori tradizionali avevano...

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Kant, l’iPod e l’etica della musica

Dice Umberto Eco nella sua ultima Bustina sull’Espresso che Kant non apprezzava la musica: “Kant, lo ricordo, è stata una delle più grandi menti della storia della filosofia, ma gli accadeva talora di dormicchiare, come ad Omero, e di lasciarsi sfuggire delle affermazioni che ci lasciano perplessi. Una delle più note è la condanna della musica come arte inferiore (pronunciata nella “Critica del giudizio”) perché disturba anche coloro che non la vogliono sentire – ed è importuna come un profumo troppo penetrante di cui qualcuno intride il fazzoletto, così che...

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Vevo…

Non avevo la percezione che Vevo fosse così importante in Italia. Ma Comscore lo mette al terzo posto in termini di numero di video per utenti unici. Solo in Uk è altrettanto importante. Top 3 Video Properties in all Reported Video Metrix European Countries Ranked by Total Videos (000) Viewed by Unique Viewers April 2011 Total Audience; Age 15+ – Home & Work Locations Source: comScore Video Metrix Top Properties France Google Sites DailyMotion.com Facebook.com Germany Google Sites ProSiebenSat1 Sites Facebook.com Italy Google Sites Facebook.com Vevo Russia Google Sites Mail.ru Group...

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(a cura di)

Chi cura a mano raccolte di saggi digitali, di tweet, di feed rss e altro, nella vasta rete delle mille possibilità e punti di vista, svolte un’attività da riconoscere e valorizzare. Ne parla Maria Popova, editor di Brain Pickings. Nella corsa tra i motori che scelgono in base ad algoritmi e i cervelli umani che scelgono in base ai loro gusti, conoscenze, velocità, punti di vista, interessi, sistemi di valutazione, relazioni e molto altro, per molto tempo hanno vinto i motori. Ma i curatori hanno oggi il loro nuovo momento di gloria. Si sono sdoganate tante nuove modalità di lettura...

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Ancora Atavist

Un blend di libro e magazine, ma con sapori rinnovati: storie più corte di un libro, più lunghe di un articolo. Una storia scritta con tutti gli strumenti messi a disposizione da uno strumento digitale, come l’iPad. Documentari costruiti con testi, video, foto e audio. Da parecchio si parla di questa idea dell’Atavist. Non se ne conosce ancora l’esito economico (i saggi sono venduti a 2,99 dollari per iPad/iPhone e a 1,99 per Kindle e Nook). Si apprezza da molte parti l’idea editoriale.

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Metriche da social marketing

Clay McDaniel propone su Search Engine Watch tre semplici concetti per innovare le metriche del marketing tenendo conto dei network sociali:1. calcolare il totale della comunità di un brand o di una persona sommando tutto (blog, twitter, youtube, facebook ecc)2. traffico mensile sui vari mezzi e piattaforme3. pagine viste mensili originate da social media.

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Deep blorking

Elvezio Sciallis scrive un ottimo pezzo sul blorking, l’idea proposta da Dave Winer di realizzare un sistema per il social networking aperto e non proprietario. (Liquida)

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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