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Tim Berners-Lee e la “filter bubble”

Tim Berners-Lee parla della “filter bubble”. Ci si trova di fronte a un sacco di informazione. Ci si affida ai motori di ricerca e ai social network. Questi imparano a capire che cosa ti interessa e ti segnalano solo cose che gradisci, magari perché le conosci. Finisci per restare sempre chiuso in una bolla informativa fatta di una monocultura. La tua conoscenza non avanza. Non ti stupisci più. Non riconosci la diversità. Perdi capacità culturale, intellettuale, sociale. L’intervento di Tim Berners-Lee è anche in video. (via TheFilterBubble)

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  • Grande Tim, uno dei pochi che dice che in Rete la maggior parte della gente vuole conferme. Ora c’è anche il rafforzativo tecnologico ad una tendenza psicologica e sociale.

  • Bello l’intervento di Tim Berners-Lee, credo però che la filter bubble di internet sia speculare a quella che abbiamo “intorno” (amici, giornali, trsmisssioni radio e tv…) nella vita analogica.
    Sono d’accordo con Marco quando parla di rafforzativo tecnologico; tuttavia è più semplice trovare qualcosa di nuovo sul web rispetto all’ambiente che ci circonda.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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