Un pomeriggio di riflessione sulla Documentality, l’idea sulla quale ha scritto Maurizio Ferraris, il 6 settembre a Think! Ecco il programma. L’idea di base, mi pare, della documentality è che un atto sociale esiste solo quando è iscritto in un documento. Che può essere di carta, digitale o semplicemente registrato nella memoria delle persone. La mia riflessione è questa: se un atto sociale esiste solo quando è documentato, la tecnologia ha un potere enorme perché definisce il limite del socialmente possibile. Viene in mente Matrix, il film nel quale un documento è l’unica...
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Economia delle news
Stefano Quintarelli ha scritto un importante post per rispondere alla domanda: i giornali (quotidiani) possono sopravvivere solo con internet? La sua risposta è “no”, “dipende”, in realtà pochi. Molte delle conclusioni dipendono dalle definizioni di partenza. 1. Se le news sono commodity, il settore tende fatalmente alla concentrazione.2. Il prodotto dei giornali sono i mediagrammi, contenuti che possono essere fruiti su diversi supporti. Quindi la loro monetizzazione dipende dalla capacità di rivendere il prodotto su diversi supporti.3. I diversi supporti sono adatti...
Diritti di internet all’Onu
Dopo le dubbie tentazioni di alcuni governi anche occidentali verso la limitazione della libertà di utilizzo di internet, la Svezia appoggia le richieste per un approfondimento del tema dei diritti di connessione ed espressione su internet come diritti umani. Se ne parlerà alla prossima riunione dell’Onu dedicata ai diritti umani. (Apc via Jc)
Se ne dovrebbe parlare anche al prossimo Igf italiano di Trento.
Il valore del pubblico di un giornale
Dave Winer ha una domanda: perché i giornali come il New York Times non adottano una funzione come quella di Quora? Un buon social network orientato a far venire fuori risposte buone a domande difficili potrebbe essere finalmente un modo serio, dice Winer, per valorizzare le qualità del pubblico di un giornale in funzione di ottenere un’informazione migliore. Winer pensa che il vero asset del giornale non sia chi lo fa ma chi lo legge. E questo punto di vista aiuta sempre a fare ragionamenti interessanti.
Sinan Aral: intelligenza collettiva, contagio, correlazione, causa
Vedo questo video dell’anno scorso, nel quale Sinan Aral parla di causa e contagio, uno dei suoi percorsi di ricerca, a PopTech. Sono sei minuti, ma passano in fretta, no? Sembra che almeno l’80% delle persone che vedono un video non vadano oltre il primo minuto. Ma sicuramente c’è video e video… Come c’è persona e persona. Ci sentiamo individui, ci comportiamo seguendo regole di gruppo, siamo più attenti o meno attenti agli stimoli degli altri a seconda del nostro individuale schema di relazioni… Tutto da studiare. Intelligenza collettiva, mi pare, e...
Privacy Facebook, nota di servizio
Ormai lo sanno tutti: Facebook ha cambiato ancora gli strumenti di gestione della privacy. Ma vale la pena di segnalare questa piccola summa delle modifiche, perché notarle tutte, anche solo le più rilevanti, è una perdita di tempo che si può risparmiare: via Mashable. I cambiamenti alla gestione della privacy: 1. controlli su profilo e post più granulari, come richiedevano tutti gli esperti 2. si possono togliere più facilmente le foto taggate da altri 3. si possono inserire localizzazioni diverse da quelle nelle quali si è al momento del post Già che ci siamo, va ricordato anche che –...
Emi v. Mp3tunes: un caso da studiare
E’ finito un processo per il solito copyright sulla musica, partito da Emi contro Mp3tunes. I commenti sono diversi. Non pare che ci sia un chiaro vincitore. Emi ha perso perché la sentenza conferma che non sono i provider a dover fare da poliziotto della rete, ma i detentori di diritti a dover cercare chi infrange il loro diritto e chiedere di volta in volta che i file – presunti – illegali siano eliminati. Mp3tunes ha perso perché, in seguito alla richiesta di Emi, ha eliminato i link alle fonti di file illegali ma non ha eliminato i file stessi dalle partizioni di memoria...
Social Media ProBook
Grazie a Luca Conti, vedo il Social Media ProBook. Varie chicche. Da “life after like” a “engage and entertain”. Autorevole summa di consigli, raccontati con leggerezza. (Si scarica gratis il pdf e si legge con l’iPad o quello che si vuole…).
Google+ cresce (per questo blog)
Google Plus è diventato in poche settimane il terzo tra i modi con i quali le persone arrivano a questo blog. Il primo è sempre l’accesso diretto alla home page del blog. E il secondo è sempre la ricerca su Google.
Ma al terzo posto c’erano i feed rss. E al quarto Facebook, abbondantemente. Poi Twitter. Ora Google Plus ha conquistato il terzo posto: un risultato notevole ottenuto in poco tempo. Facebook è quinto. Twitter sta recuperando grazie al nuovo servizio t.co.
Audience driven journalism… Opportunità e rischi
Nelle redazioni dei giornali online si sta facendo strada una serie di strumenti software per monitorare le reazioni del pubblico ai titoli e alle storie pubblicate. Servono a valutare il successo di ogni singolo elemento informativo del giornale online e puntano a predire il risultato degli articoli e dei titoli che si stanno per pubblicare. Ne parla Poynter in un articolo da leggere. Il rischio è quello di avere un “effetto Auditel” anche nei giornali online, per il quale si pubblica solo ciò che fa click e non ciò che è importante pubblicare. In passato, la qualità della...
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