Robotany è un gioco nel quale i robot coltivano un bosco. Prodotto dal GameLab del Mit a Singapore, Robotany è una novità per il modo in cui sono programmati i comportamenti degli oggetti con i quali si gioca. I programmatori di questo genere di giochi, di solito, sono obbligati a prevedere moltissime situazioni e impiegano tantissimo tempo per realizzare il prodotto. Con Robotany, sono gli utenti stessi a inserire le situazioni e i comportamenti che i robottini che coltivano il bosco devono tenere. Da questo vengono fuori gli algoritmi del comportamento degli oggetti del gioco e il risultato...
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Economia della musica
Roger McNamee, musicista e venture capitalist, parla del business della musica e tira fuori argomenti liberi da pregiudizi, ma basati su esperienza e fatti. «Non facciamo previsioni qui» dice molto correttamente «solo ipotesi». E le ipotesi sono tutte da ascoltare, rimuginare e provare.
Diaspora. È cominciata…
Aperto il profilo su Diaspora, il nuovo social network fatto da volontari che promette di essere open source e orientato a garantire gli utenti in termini di controllo dei contenuti che postano e di privacy. I contenuti si potranno anche portare su un server di proprietà dell’utente. Si connette facilmente ai social network esistenti. Già localizzato in italiano. Propone subito di presentarsi in base ad argomenti di interesse che poi si possono seguire indipendentemente dalla conoscenza o meno di chi ne scrive. E a pensare alle persone con le quali si dialoga in base agli...
Filog e workshop alla Digital Accademia
La Digital Accademia organizza oggi un workshop sugli attrezzi del mestiere offerti dai social network e che servono alle aziende. In questo momento sta parlando Gianluca Diegoli: il suo tema è chi sono e che cosa fanno gli utenti dei social network? La sua tesi: i consigli e il passaparola degli amici ha un’influenza molto importante sul commercio. Se i prodotti sono spesso più o meno equivalenti agli occhi degli utenti, basta una segnalazione di un amico per far propendere la scelta di consumo su un brand. Perché il passaparola è basato su relazioni personali, dunque i suoi messaggi...
Bronzo alla Vita Nòva
La Vita Nòva ha vinto un bronzo ai Lovie Awards di Londra. Dopo il premio Moebius, di Lugano, è un nuovo riconoscimento che gli osservatori internazionali hanno voluto regalare al lavoro di una grande squadra di giornalisti, designer e programmatori. Grazie! Grazie al Sole 24 Ore che ci consente di continuare a esplorare le possibilità di espressione giornalistica che si sviluppano nel mondo digitale. E soprattutto grazie a tutti coloro che ci sostengono scaricando e usando l’applicazione. Guardando alla meravigliosa lista delle creazioni che hanno vinto l’oro, l’argento e...
Esperienze – L’iPad per leggere le news
Dopo un anno e mezzo, il rapporto tra l’iPad e l’editoria dell’informazione non è più soltanto una questione di visione ma anche di riflessione sui dati di fatto. E una ricerca di Pew Research Center’s Project for Excellence in Journalism in collaborazione con The Economist Group può servire come punto di partenza. (via Journalism.org) Stiamo parlando del comportamento dell’11% degli adulti che vivono negli Stati Uniti. Sono i possessori di un tablet. E la metà di loro usano il tablet ogni giorno per accedere alle notizie. Il 77% dei possessori di tablet usa...
Strategia Occupy Museums
Insomma, a quanto pare la protesta contro la finanza globale che ha distrutto le prospettive di crescita dell’economia reale in Occidente ha rivolto l’attenzione contro un obiettivo inaspettato. Perdendo improvvisamente di mordente e comprensibilità. Occupare Wall Street era chiaro e quella manifestazione aveva generato ondate di approvazione e imitazione in molte parti del mondo. Ma ora il movimento americano si rivolge contro i musei d’arte accusandoli di far parte della stessa logica. Nelle spiegazioni di chi protesta, la finanza avrebbe preso possesso dell’arte...
Crap detector – Il sensore di boiate
«Ogni persona dovrebbe avere impiantato un sensore di boiate automatico funzionante. E magari anche un trapano e una manovella nel caso che la macchina si rompa». Ernest Hemingway ovviamente lo diceva molto meglio in inglese: «Every man should have a built-in automatic crap detector operating inside him. It also should have a manual drill and a crank handle in case the machine breaks down». Il riconoscitore di boiate è essenziale: per uno scrittore e per ogni persona che intenda essere l’autore della sua vita. (l’intervista sul “crap detector”, di Robert Manning a...
Ipotesi sull’editoria – link
Ieri si parlava di un’ipotesi sull’editoria basata essenzialmente sul controllo – culturale prima di tutto – della tecnologia per pubblicare, diffondere e vendere i prodotti editoriali. Il post di ieri ne dà conto. C’è un’enormità di innovazione da fare e gli editori se non vogliono essere spiazzati dovranno cominciare a farla sul serio. Link da non perdere in tema di rapporti tra autori ed editori:Giuseppe Granieri, scrive “la via del self-publishing“, per il MulinoLe nuove possibili libertà degli autori, per Nathan BransfordMetapublishing, su...
Ipotesi sull’editoria: per guardare oltre Amazon
Un pezzo di David Streitfeld, sul New York Times, segnala il panico che si sta diffondendo tra gli editori di libri americani per effetto dell’aggressiva politica di Amazon sui loro autori. Amazon sembra intenzionata a disintermediare la filiera produttiva editoriale mettendo direttamente sotto contratto gli autori per sostenere la sua soluzione di self-publishing con la quale chi scrive un libro lo può pubblicare e vendere senza passare da editori, agenti, librerie, e quindi ottenere una quota molto maggiore del valore aggiunto generato con il suo lavoro. Non è che ci volesse molta...
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