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CQSpark e il corso Iulm

Gli studenti del corso “Information technology e nuove piattaforme culturali” allo Iulm hanno tra l’altro sperimentatato la piattaforma CQSpark per accedere a contenuti pensati come integrazione dei supporti didattici oltre che per connettersi e condividere i link e i pensieri che sviluppavano andando avanti nella ricerca. Il tema del corso era appunto quello di sviluppare una conoscenza delle opportunità offerte dalla rete per chi si dia il compito di realizzare un progetto culturale. Per riuscire non potevano limitarsi a studiare sui libri ma dovevano provare. Hanno fatto...

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Editoria alla TED. Spunti di riflessione

Per partecipare a TED, in teatro o addirittura in diretta via cavo, alcune centinaia di persone pagano alcune migliaia di euro. Non conosciamo il fatturato finale che è probabilmente rafforzato da sponsor, i quali peraltro concorrono in modo significativo alle spese. L’organizzazione è non profit, anche se naturalmente chi ci lavora è pagato e non sappiamo quanto. Stiamo comunque parlando di una struttura che riesce a far circolare alcuni milioni di euro. E che cresce e guadagna. È un nuovo tipo di editore. Anzi, ha qualcosa da insegnare agli editori tradizionali. La linea editoriale...

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Il mercato pubblicitario televisivo più importante d’Europa

Il post del Giornalaio dedicato al rapporto Pwc sui media è molto articolato. Un passaggio però impone una sottolineatura. A quanto pare, il rapporto dice che nei prossimi cinque anni “La Russia supererà l’Italia diventando così il mercato pubblicitario televisiovo più importante d’Europa”. Significa che, mentre siamo delle scartine sulla roadmap digitale, siamo una potenza continentale nella tv commerciale. Chissà se questo è collegato ai nostri record negativi sulla crescita economica e l’analfabetismo funzionale.

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L’inconscio di Twitter

Grazie a Giuliano Castigliego, per la segnalazione del post dello psicoterapeuta Aaron Balick sulle dinamiche inconsce connesse all’uso di Twitter. Balick si riferisce a Freud e osserva come l’orientamento primario delle persone sia quello di connettersi con altre persone per essere riconosciute. La connessione, che in questo modo, avviene sostanzialmente tra pari cambia con l’introduzione di sistemi di valutazione dell’impatto, come Klout e PeerIndex, si sviluppa una dinamica narcisistica che gerarchizza le relazioni e concentra il rapporto inconscio con...

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Il pubblico del web in Italia: più tempo e meno pagine

I dati Audiweb di aprile segnalano come al solito crescita sostenuta in un contesto mediatico molto complicato. Ma un dato si conferma piuttosto interessante: il pubblico aumenta il tempo che passa sul web ma diminuisce il numero di pagine consultate. Ci sono ormai 40 milioni e mezzo di utenti potenziali del web in Italia, ma solo 28 milioni e mezzo si sono collegati almeno una volta in aprile, mentre gli utenti attivi nel giorno medio sono stati 13,8 milioni, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Questi utenti hanno passato in media un’ora e 21 minuti online (tempo...

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Che cosa sanno gli sviluppatori di apps per iOS dei loro clienti

Gli sviluppatori di apps sanno troppo poco dei loro clienti e di quello che fanno con i loro programmi. Talvolta tentano di aggirare il problema in modo che non piace agli utenti, o più spesso, alla Apple. Ma il problema rimane. Pare che la Apple abbia in mente un miglioramento delle statistiche che offre agli sviluppatori di apps. Lo riporta il Wsj. Il quadro di innovazioni in arrivo da Apple è descritto da 9t05mac.

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La concentrazione degli utili nei cellulari

Davide Costantini ha calcolato la generazione di utili nell’industria dei cellulari. E secondo le sue stime, l’80% degli utili di tutto il settore è accumulato dalla Apple. Al di là del dettaglio dei conti – che ovviamente meriterebbe qualche ulteriore riflessione tenendo conto dei chi fa software, di chi fa hardware, di chi vende connettività, di chi vende contenuti – l’approccio di Costantini ha il merito di indicare negli utili e non solo nella quantità di pezzi venduti un indicatore forte per interpretare le tendenze del settore.

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La televisione diventa i suoi programmi. Spunti.

L’agenda lineare della vita quotidiana si sta sciogliendo nella complessità e, parallelamente, il palinsesto della televisione si sgancia dall’esperienza delle persone. Si accede ai programmi quando si può e si vuole, non necessariamente quando sono messi in programmazione. Dunque il network sociale che li segnala e ne sostiene la rilevanza è sempre più rilevante. Mentre esce un’analisi come al solito un po’ “sparata” di Henry Blodget, il suo collega Jay Yarow sostiene che sta maturando la filosofia della Apple in materia di strumenti di accesso e fruizione...

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Nuovi dati sulla pubblicità sui giornali: una foresta di segni meno

Su Primaonline gli ultimi dati dell’Osservatorio FCP sulla pubblicità nei giornali nel periodo gennaio-aprile 2012. Pessimo andamento della pubblicità sullla stampa in generale (-11,1%), ma si direbbe ci sia un disastro per la freepress con un peggioramento rispetto al primo trimestre. Il valore pubblicitario dei giornali per i quali il pubblico è disposto a pagare un prezzo dimostra una maggiore resistenza. (Dati su Prima)

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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