Il post del Giornalaio dedicato al rapporto Pwc sui media è molto articolato. Un passaggio però impone una sottolineatura. A quanto pare, il rapporto dice che nei prossimi cinque anni “La Russia supererà l’Italia diventando così il mercato pubblicitario televisiovo più importante d’Europa”. Significa che, mentre siamo delle scartine sulla roadmap digitale, siamo una potenza continentale nella tv commerciale. Chissà se questo è collegato ai nostri record negativi sulla crescita economica e l’analfabetismo funzionale.
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L’inconscio di Twitter
Grazie a Giuliano Castigliego, per la segnalazione del post dello psicoterapeuta Aaron Balick sulle dinamiche inconsce connesse all’uso di Twitter. Balick si riferisce a Freud e osserva come l’orientamento primario delle persone sia quello di connettersi con altre persone per essere riconosciute. La connessione, che in questo modo, avviene sostanzialmente tra pari cambia con l’introduzione di sistemi di valutazione dell’impatto, come Klout e PeerIndex, si sviluppa una dinamica narcisistica che gerarchizza le relazioni e concentra il rapporto inconscio con...
Il nuovo numero de La Vita Nòva
Nuovo numero de La Vita Nòva. Smart cities e smart design… Grazie a tutti!
Il pubblico del web in Italia: più tempo e meno pagine
I dati Audiweb di aprile segnalano come al solito crescita sostenuta in un contesto mediatico molto complicato. Ma un dato si conferma piuttosto interessante: il pubblico aumenta il tempo che passa sul web ma diminuisce il numero di pagine consultate. Ci sono ormai 40 milioni e mezzo di utenti potenziali del web in Italia, ma solo 28 milioni e mezzo si sono collegati almeno una volta in aprile, mentre gli utenti attivi nel giorno medio sono stati 13,8 milioni, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Questi utenti hanno passato in media un’ora e 21 minuti online (tempo...
Che cosa sanno gli sviluppatori di apps per iOS dei loro clienti
Gli sviluppatori di apps sanno troppo poco dei loro clienti e di quello che fanno con i loro programmi. Talvolta tentano di aggirare il problema in modo che non piace agli utenti, o più spesso, alla Apple. Ma il problema rimane. Pare che la Apple abbia in mente un miglioramento delle statistiche che offre agli sviluppatori di apps. Lo riporta il Wsj. Il quadro di innovazioni in arrivo da Apple è descritto da 9t05mac.
La concentrazione degli utili nei cellulari
Davide Costantini ha calcolato la generazione di utili nell’industria dei cellulari. E secondo le sue stime, l’80% degli utili di tutto il settore è accumulato dalla Apple. Al di là del dettaglio dei conti – che ovviamente meriterebbe qualche ulteriore riflessione tenendo conto dei chi fa software, di chi fa hardware, di chi vende connettività, di chi vende contenuti – l’approccio di Costantini ha il merito di indicare negli utili e non solo nella quantità di pezzi venduti un indicatore forte per interpretare le tendenze del settore.
La televisione diventa i suoi programmi. Spunti.
L’agenda lineare della vita quotidiana si sta sciogliendo nella complessità e, parallelamente, il palinsesto della televisione si sgancia dall’esperienza delle persone. Si accede ai programmi quando si può e si vuole, non necessariamente quando sono messi in programmazione. Dunque il network sociale che li segnala e ne sostiene la rilevanza è sempre più rilevante. Mentre esce un’analisi come al solito un po’ “sparata” di Henry Blodget, il suo collega Jay Yarow sostiene che sta maturando la filosofia della Apple in materia di strumenti di accesso e fruizione...
Nuovi dati sulla pubblicità sui giornali: una foresta di segni meno
Su Primaonline gli ultimi dati dell’Osservatorio FCP sulla pubblicità nei giornali nel periodo gennaio-aprile 2012. Pessimo andamento della pubblicità sullla stampa in generale (-11,1%), ma si direbbe ci sia un disastro per la freepress con un peggioramento rispetto al primo trimestre. Il valore pubblicitario dei giornali per i quali il pubblico è disposto a pagare un prezzo dimostra una maggiore resistenza. (Dati su Prima)
Design remote
Il telecomando ha cambiato la vita di miliardi di persone. Ha creato un modo di sorvolare i programmi televisivi che non esisteva prima. Ha insegnato ai pubblicitari il problema di conquistare l’attenzione del pubblico ad ogni costo. Ha aperto discussioni infinite sul potere in famiglia. Si è moltiplicato per due, per tre, in ogni casa occidentale. E ha fatto il suo tempo. Sul New York Times una storia del design del telecomando.
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Source: nytimes.com via Luca on Pinterest
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Intanto, le autorità antitrust e la Ftc controlleranno l’affare dell’acquisizione di Instagram da parte di Facebook. Non è detto che la blocchino, ma è probabile che la tirino particolarmente in lungo (Reuters). Se è il miliardo di dollari che in modo un po’ azzardato Facebook vuole spendere per Instagram a preoccuparli (come appunto si dice) allora ci sarà da pensare anche sulla ventilata acquisizione di Opera che dovrebbe superare quella cifra (Reuters). Chissà perché i poveri proprietari di Face.com si accontenterebbero di un’acquisizione valutata soltanto 100...
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