È cominciata ieri notte la Biennale Tecnologia 2024 con una performance di Club Silencio. Migliaia di ragazzi sono arrivati al Politecnico di Torino creando un’atmosfera vivacemente pacata all’insegna della challenge per eccellenza: corridoio blu o corridoio rosso? Utopia e paradiso? Realismo e inferno? L’edizione 2024 della rassegna dedicata al rapporto tra tecnologia e società si ispira a queste due parole: Utopie Realiste. Oscar Wilde non scherzava sempre, ma mai rinunciava all’anticonformismo: «Il progresso è la realizzazione di Utopie». E ci vuole un pizzico di...
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Narrazione contro informazione? Byung-chul Han e la crisi dell’incanto come problema politico
Narrazione La nozione di “narrazione” è interpretata in tanti modi diversi, ma quando è presa sul serio è sempre considerata un elemento essenziale dell’evoluzione degli umani. La narrazione è una struttura culturale che ordina la conoscenza nella linea del tempo. È una soluzione cerebrale che facilita la comprensione dei fatti della vita che altrimenti sarebbero un’infinita sequela di “fotografie istantanee”. È una tecnica di manipolazione delle coscienze. È il fondamento della comunità. Quando si accompagna armonicamente con l’esperienza concreta...
Il problema dell’incompletezza del linguaggio dell’intelligenza artificiale
In un recente paper si osserva che il grandi modelli linguistici come ChatGPT e simili sono destinati ad avere sempre le allucinazioni. Il titolo: Hallucination is Inevitable: An Innate Limitation of Large Language Models Gli autori: Ziwei Xu, Sanjay Jain, Mohan Kankanhalli L’abstract: Hallucination has been widely recognized to be a significant drawback for large language models (LLMs). There have been many works that attempt to reduce the extent of hallucination. These efforts have mostly been empirical so far, which cannot answer the fundamental question whether it can be completely...
I media dopo le masse. Ma anche dopo la parcellizzazione sociale
Se si cerca su Google Ngram il numero di citazioni della parola “masse” (o anche il singolare “massa”) nei libri in italiano si vedono due picchi: il primo avviene tra gli anni Venti e il 1945, il secondo tra il 1960 e il 1980. Poi queste parole tendono a scomparire. Con queste parole tende a scomparire anche l’importanza delle masse nel dibattito, probabilmente. Così come scompare progressivamente l’importanza dei media di comunicazione di massa. La televisione generalista è l’ex regina dei media, resiste nelle generazioni più anziane. I giornali sono letti drasticamente meno che vent’anni...
La credibilità del giornalismo a Glocal 2023
Oggi a Glocal, bellissimo festival di Varese, il panel di apertura è stato ispirato da alcuni dati registrati dal Digital News Report 2023 del Reuters Institute for the Study of Journalism. Un terzo delle persone ha smesso di informarsi anche perché le notizie creano ansia. E in Italia solo il 34% della popolazione si fida dei media. Ed ecco quello che ho tentato di sostenere. Siamo immersi in un contesto storico non facile per la credibilità del giornalismo. Il giornalismo non è un mestiere o un genere letterario: è una disciplina dotata di un metodo, che si può descrivere come una versione...
DSA. I primi rapporti sulla trasparenza delle piattaforme. Quanto odio c’è in rete? Ne sappiamo un poco più di prima. Troppo poco
Il Digital Services Act impone alle più grandi piattaforme, tra l’altro, di essere più trasparenti su come combattono le peggiori fonti di inquinamento dell’ecosistema mediatico. E le prime hanno pubblicato oggi. Tra queste Amazon, Linkedin, TikTok, Bing. Questi rapporti saranno da studiare attentamente. Sicuramente le autorità dovranno richiedere dei miglioramenti, nello standard di preparazione e comunicazione, nelle domande alle quali devono rispondere, nella trasparenza con la quale sono fatti i dati. Sicuramente i rapporti sono interessanti per capire quanti utenti hanno nei vari paesi...
La comunicazione imperfetta. Gabriele Balbi e Peppino Ortoleva da leggere
Gabriele Balbi e Peppino Ortoleva hanno scritto “La comunicazione imperfetta. Ostacoli, equivoci, adattamenti” (Einaudi 2023). Chi lo legge ci trova un bellissimo regalo intellettuale che arricchisce il dibattito sulla comunicazione con una dimensione indispensabile e spesso dimenticata. A partire dall’osservazione, spesso abbondantemente dimenticata, secondo la quale la comunicazione molto spesso non funziona. In un periodo storico nel quale i temi della disinformazione, dell’information overload, della banalizzazione della conoscenza si avvicendano sul palcoscenico...
Per ridisegnare completamente l’economia dei dati
La raccolta di dati operata dalle grandi piattaforme che servono decine di milioni di persone in Europa e centinaia di milioni, talvolta miliardi, di persone nel mondo è una fonte di ricchezza senza precedenti. E produce alcuni problemi di portata gigantesca: Asimmetria delle informazioni a favore delle piattaforme e a sfavore dei cittadini Polarizzazione delle risorse a favore delle piattaforme vincenti, secondo la regola “the winner takes all” Maggiore efficacia di tutte le manovre di manipolazione delle opinioni Una delle condizioni per la concorrenza perfetta, teorizzate...
Oggi a Bruxelles: la prima delle cinque proposte per governare i rischi dell’intelligenza artificiale
Nei giorni scorsi abbiamo discusso Cinque modeste proposte per governare i rischi dell’intelligenza artificiale. Oggi a Bruxelles parlano della prima: A. Ogni prodotto di intelligenza artificiale deve essere dotato di un’etichetta che consenta a chiunque di sapere la sua origine. Il watermarking è una pratica di questo tipo. Ogni oggetto può contenere un richiamo alla filiera di passaggi che hanno condotto a produrlo. Oggi Jakob Hanke Vela scrive su Polico che: «Bruxelles vuole evitare che l’intelligenza artificiale confonda i confini tra realtà e finzione e oggi chiederà alle aziende...
Libro. Nils Melzer: Il processo a Julian Assange
Nils Melzer ha scritto un libro che va letto: “Il processo a Julian Assange”. È stato pubblicato in Italia da Fazi Editore nell’aprile del 2023. La versione originale è del 2021. La vicenda riguarda una storia giudiziaria durata almeno una dozzina d’anni, quella del fondatore di Wikileaks. È una storia che serve a comprendere come l’Occidente stia tentando di ridefinire l’equilibrio tra il diritto dei cittadini a essere informati e la libertà d’azione degli stati nella difesa della sicurezza nazionale. E per l’Europa che purtroppo si trova da un anno a fronteggiare una guerra sul suo...
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