Un’impressione su tutte da Asti (convegno segnalato ieri): ci sono editori tosti, che non si fanno prendere dal panico ma costruiscono. Come Le Monde e Le Figaro. (Cenni su twitter.com/lucadebiase). E c’è una piattaforma per giornalisti tosti che riesce a farsi pagare per i contenuti, rifiutando la pubblicità: Médiapart. (Domani altre info: ora sono di corsa col cellulare).
Autore - Luca De Biase
Domani il dibattito: “L’ultima edicola: crisi, bulimia e cambiamenti dell’informazione nel nuovo millennio”. Ad Asti, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Tra i partecipanti annunciati: David Ghiraud direttore generale di Le Monde, Werner De Schepper del gruppo svizzero Aargauer Zeitung Medien, Peter Rothenbuelher direttore di Edipress e...
è ora di smettere di usare la locuzione “comunicazione dal basso”. Perché è una locuzione succube della struttura gerarchica, mentre oggi è più interessante parlare delle conseguenze della struttura di rete. Nella quale l’alto e il basso si conquista sul campo, in funzione del servizio che si svolge nell’ecosistema.
cquisendo reCaptcha, Google tenta di connettere le capacità degli uomini di leggere quello che i computer non sanno leggere. Per migliorare la qualità di progetti come per esempio Google Books. GoogleBlog.
Meditando sulla notizia secondo la quale un eventuale bocciatura del lodo Alfano rischierebbe di provocare importanti dimissioni. Corriere.
Mettiamola così. Il problema di fare buoni giornali e buona informazione è il problema dei giornalisti. Il problema di fare un modello di business che serva a rendere economicamente indipendenti i giornali è il problema degli editori. Ovviamente le cose sono collegate. Ma è sempre utile sapere chi dovrebbe fare cosa… Imho. Intanto, questo tema è sempre acceso:Giornali da non credereGiornali...
Gilioli l’ha visto tutto. E l’ha rattristato. Inevitabilmente. Non solo per il contenuto. Ma anche per la sensazione – che si legge in alcune sue parole – che tutto questo si possa superare solo pensando a come guarderemo questa puntata in un contesto diverso, in qualche giorno futuro nel quale la sanità mediatica sarà riconquistata. Forse allora ci saremo dimenticati il...
FastFlip sta conquistando la fantasia di tutti gli interessati ai giornali. Il nuovo lavoro dei GoogleLabs fa una “rassegna” stampa da sfogliare con una bella impaginazione, in accordo con gli editori che accettano di concedere le loro pagine e dividendo il fatturato con loro. Per David Carr è sempre più ingiusto considerare Google come un parassita dell’editoria. Del resto...
Secondo Brian Rich, che scrive su Forbes, le aziende editoriali tradizionali sono in difficoltà, ma le nuove imprese web 2.0 sono ancora più deboli. Il suo punto di vista è finanziario. Ma manca di visione: le grandi imprese editoriali vivono in un sistema lineare e quando falliscono fanno un grande tonfo lasciando un vuoto difficile da colmare; le piccole aziende web 2.0 sono in un sistema...
Pew registra in un’interessantissima ricerca un calo significativo nella credibilità dei giornali americani. Il pubblico, insomma, crede meno a quello che legge sui giornali. Solo il 29% degli americani pensa che i giornali raccontino in fatti come sono, il 60% pensa che siano molto imprecisi. Inoltre, la maggioranza pensa che i giornali siano troppo schierati politicamente e non siano...