Roy Lichtenstein è alla Triennale.
Spero che la sua Fondazionemi perdoni questa foto. Pubblicata in segno di ammirazione.
Autore - Luca De Biase
Tra i molti temi della crisi dei giornali, c’è un aspetto sottile e complicato cui è difficile dare un contorno e una verificabile motivazione. Se ne parla prendendo in considerazione il concetto di credibilità. Massimo Gaggi e Marco Bardazzi accennano alla questione riportando i risultati degli studi condotti in materia all’università di Chicago “che da decenni tasta il...
Pare che Steve Jobs abbia presentato l’iPad al Wall Street Journal. E che abbia colto l’occasione per fare un attacco frontale durissimo contro Flash. Niente compromessi. (Gawker)
Pare che gli americani spendano tre ore al giorno con il telefonino in mano. E che lo usino tanto per comunicare sui social network da lasciare intendere che Facebook e company siano ormai piattaforme più usate dal telefono mobile che da computer fisso. Il che è considerato il segno del fatto che i social network diventano sempre più mainstream. (ReadWriteWeb)
Pare che i botnet usati dai malintenzionati che vogliono prendere il controllo dei computer privati per i loro scopi si diffondano molto anche con Facebook.
Bizzarro leggere che lavori per i 150 anni dall’Unità d’Italia sono stati affidati alla Protezione Civile. Che si occupa di emergenze. Anche se questa era un’emergenza annunciata 150 anni fa.
È una storia da leggere in originale o riassumere. Perché resta aperta come un giallo. E se ne vorrebbe vedere il finale. È la storia di un corrispondente della Reuters che racconta uno stabilimento della Foxconn a Longhua, nel sud della Cina, dove si fabbricano iPod e iPad per la Apple. Dove si entra soltanto dopo una verifica delle impronte digitali. Da dove gli operai hanno pochi motivi per...
Con l’arrivo di Buzz molti hanno avuto un moto di repulsione: non solo per le note questioni di privacy violata, ma anche perché ci si trova di fronte a un ennesimo strumento di comunicazione sociale da gestire, ascoltare, tenere d’occhio. Di qui lo spunto per una riflessione sull’attenzione. C’è un pezzo di Chris Brogan che si fa leggere. Contiene un’indicazione da...
Dal punto di vista cognitivo i tablet hanno un passo in più. Perché noi impariamo con tutto il corpo, non solo con gli occhi e il cervello. E i gesti che dobbiamo compiere per accedere alle informazioni fanno parte dell’esperienza che poi ci ricordiamo. Prendere un libro dalla libreria o sfogliare una rivista, andare avanti e indietro nelle pagine, strappare un foglio, o sottolineare, sono...