Un pezzo uscito oggi sul Sole riguarda l’emergere di una nuova dimensione geoopolitica che si incarna su internet e che viene segnalata dal caso Google in Cina.
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Geopolitica di Google
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Luca De Biase
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La questione non è così semplice da risolvere.
La presenza di gruppi di hacker, i problemi di privacy, la pedopornografia hanno fatto emergere la necessità di un controllo di internet che non può che essere fatta tramite regole globali per la natura stessa extraterritoriale di internet.
La stesso Schmidt che tu citi parla di attività di controllo per determinati settori anche se lui si riferiva a controlli “locali”.
Ma a questo punto, se non è un organismo sovranazionale a dettare le regole – cosa in ogni caso tutt’altro che facile da realizzare anche che fosse l’ONU – chi può imporre la propria visione unilaterale dei controlli di Internet leciti e non leciti?
Io penso che neanche gli USA siano nella condizione di poterlo fare, non credi?