Economics of Sainthood è una prima investigazione condotta da Robert J. Barro e Rachel M. McCleary di Harvard, con Alexander McQuoid di Columbia.
Saint-making has been a major activity of the Catholic Church for centuries. The pace of sanctifications has picked up noticeably in the last several decades under the last two popes, John Paul II and Benedict XVI. Our goal is to apply social-science reasoning to understand the Church’s choices on numbers and characteristics of saints, gauged by location and socio-economic attributes of the persons designated as blessed.
(Si leggono tra l’altro diversi aspetti della storia del processo di canonizzazione. Per esempio si trova che la canonizzazione è sottoposta ufficialmente all’autorità esclusiva del Papa solo nel 1234. In precedenza era stata un’attività piuttosto decentrata: se ne occupavano direttamente i stessi vescovi. Il processo di accentramento avviene a partire dalla fine del primo millennio. Ma continua a tener conto delle esigenze e delle informazioni che arrivano dall’organizzazione decentrata della Chiesa).
Va a finire che parlano male di Appadreppio?
E magari non ci credono?
Mi sa che adesso mi leggo il tutto e, se del caso glie ne dico quattro, con l’aiuto di FSM, RAmen.
Vero, verissimo, ma cosa c’entri l’economia con un fenomeno di politica culturale non si capisce (a meno che sia un presupposto intrinseco). Poi non direi che Ratzinger sia un fabbrica-beati. Quelli che sono arrivati agli onori degli altari negli ultimi cinque anni erano “partiti” sotto Wojtila, e molti non sono ancora arrivati. Basta vedere quanto sia lento il processo anche solo di beatificazione del penultimo papa. Quanto alla concorrenza degli evangelici, potrebbe valere per i santi sudamericani e africani, ma quelli europei ?
eh mi pareva che prima o poi non cercassero di tirare fuori qualcosa da tutte ‘ste cartoline di punti-paradiso….