Luciano Floridi ha tenuto ieri una lezione a Nexa e Scudo, Politecnico di Torino, con il titolo: “Transdiegetic information: what it is and why it matters”. E ha fatto emergere una parola meravigliosa che viene dalla cultura del cinema e dei videogiochi. La parola “diegetico”.
A quanto pare in un film la musica che viene ascoltata dagli spettatori e dai personaggi è “diegetica”. Quando la musica non interferisce con l’azione e viene ascoltata solo dagli spettatori è “non diegetica”. Tipo: John Wayne cavalca nel deserto dell’Arizona mentre gli spettatori sono caricati di attenzione da una bella musica che segnala qualcosa che sta per succedere (non diegetico o extradiegetico); John Wayne cavalca nel deserto e si trova nei guai ma stanno arrivando le giubbe blu e suonano la carica con la tromba sicché anche John Wayne si sente sollevato (diegetico o intradiegetico), vedi Treccani. La diegesi è una disciplina nata dalla scuola aristotelica dell’analisi del racconto e mi pare un soggetto stupendo.
Floridi ha trovato un punto di vista straordinario per qualificare l’evoluzione dell’informazione nel mondo contemporaneo nel quale l’informazione è diventata un tema strategico e, come il filosofo scrive, vitale. Si è domandato se l’informazione riguardi il contesto o l’azione della vita umana conteporanea e suggerisce che sta creando una situazione in cui l’informazione è transdiegetica, concetto nuovo e sul quale c’è un mondo di riflessioni da sviluppare: “Data is one of the few resources that is not only renewable and repurposable, it is also expandable and pervasive. As a result, we increasingly live in a world of information (infosphere). Borrowing some technical vocabulary from film studies and game design, in this lecture I shall argue that new Information and Communication Technologies are breaking the boundaries between diegetic and non-diegetic information, in favour of a transdiegetisation of the infosphere. The talk does not presuppose any previous knowledge and all technical concepts will be clearly and simply explained during the lecture.”
Vedi:
Philosophy of information
ps. sto recuperando perché ieri purtroppo ho perso questa lezione che come tutti mi hanno detto è stata fantastica
Veramente è il contrario di quanto hai scritto: la musica è “diegetica” quando è, appunto, presente nella diegesi, cioè nella narrazione (e quindi ascoltata anche dai personaggi). E’ invece “extradiegetica” quando viene ascoltata dai soli spettatori, perché non appartiene all’universo narrativo.
hai torto e hai ragione: ho scritto correttamente l’esempio di john wayne e al contrario la spiegazione introduttiva al termine… quindi ti ringrazio tantissimo… ora correggo il post e lascio questo nei commenti a imperitura memoria…