Un futuro inesorabile. Un disastro impensabile ma prevedibile. Il Vajont si moltiplica e diventa un’infinità di potenziali calamità. La negazione dell’emergenza climatica. L’impreparazione di fronte ai cambiamenti inesorabili che arrivano con l’aumento della temperatura. La rimozione del collegamento tra le micidiali emissioni di CO2 e la produzione di energia a base di petrolio. In 135 teatri, la storia del Vajont raccontata da Marco Paolini diventa un movimento per la liberazione da quegli errori di fronte ai futuri possibili.
A sessant’anni dal Vajont, alle 22:39, l’ora della frana, tutti in silenzio. Prima e dopo, si parla, si racconta, ci si emoziona, si decide insieme di pensare all’insieme.
Tutte le informazioni su La Fabbrica del Mondo e Jole Film.
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