Si impara girando con il libro sul lavoro del futuro nello zaino. Oggi a State of the Net ha parlato Swg che aveva una ricerca dalla quale risulta tra l’altro che:
“Il tema dell’innovazione digitale nell’ambito del lavoro sta spaccando a metà l’opinione pubblica: mentre il 42% (in particolare persone con elevato reddito ed elevato livello di educazione) ritiene che robot e algoritmi non rubino posti di lavoro, il 47% ritiene invece che questo avverrà.
In particolare, rispetto al 2016, la percentuale di coloro che ritiene che i robot rimpiazzeranno i lavoratori in diverse mansioni passa dal 27 al 32%, mentre diminuisce dal 19% al 15% il numero di coloro che ritengono che i salari diminuiranno.
Nella top 5 dei lavori ritenuti maggiormente a rischio figurano gli autisti e gli operatori alle macchine (per il 46% degli italiani online), gli artigiani e gli agricoltori (per il 32%), le professioni d’ufficio più di routine (26%), le professioni non qualificate (19%) e quelle tecniche (15%).”
L’altro giorno se n’era parlato al Jobless Society Forum della Fondazione Feltrinelli. Domani se ne parla con Davide Casaleggio al Rousseau City Lab, a Roma, piazzale Garibaldi.
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