Tra le misure importanti che il governo dichiara di voler rilasciare in tempi rapidi c’è il recepimento della direttiva europea che impone il pagamento delle fatture entro 2 mesi. (Sole)
Per le piccole imprese italiane è una grandissima boccata d’ossigeno. Ora fanno da banca allo stato e alle grandi imprese. In futuro, stato e grandi imprese non potranno imporre la loro forza contrattuale per dilazionare i pagamenti dovuti. E per le piccole imprese significa un aumento della crescita potenziale: ora in molti casi non si possono permettere di fare ulteriore fatturato perché non hanno i soldi per anticipare i pagamenti (fornitori, collaboratori, materiali, iva) in attesa che i clienti paghino. (Vedi: crescita)
Fantastico sarebbe: lavori e ti pagano senza tante storie. Senza dover sollecitare. Perché è giusto e basta. O perché è la legge… Ma il nuovo tribunale delle imprese servirà anche a snellire le pratiche per aiutare chi ha lavorato a farsi pagare se il cliente, eventualmente, non vuole?
ps. In un quadro di ottimismo per queste misure, continuiamo a citare la necessità di discutere l’assurda differenza dell’iva tra i prodotti editoriali cartacei, 4%, e gli stessi prodotti venduti online, 21%. (Vedi: perché?). E restiamo attenti alle misure per favorire l’energia di chi intraprende e l’avvio forte e chiaro dell’agenda digitale.
veramente un assurdo questo andazzo italiano di non pagare le fatture; qua in Brasile le tratte includono un interesse del 3 per mille al giorno di ritardo, e normalmente le ditte danno disposizione alla banca , che dopo 5 giorni dalla scadenza manda al cartorio de notas( ufficio specializzato nella riscossione); in cartorio devi pagare entro 24 ore, colle spese, sennó il titolo va in protesto;
grazie molto interessante