Rick Falkvinge, fondatore del partito pirata svedese, ha scritto il suo sito web originario in un paio di settimane. A tre giorni dall’uscita aveva avuto 3 milioni di visite, racconta.
Imprenditore precoce, fondatore di una software house all’età di 16 anni, è stato alla Microsoft per poi tornare indipendente. L’idea del partito pirata è orientata a sottolineare il valore dell’innovazione, delle opportunità offerte da internet, delle nuove pratiche organizzative emergenti. Il suo partito ne è una testimonianza: chi ha tempo e sa fare qualcosa che ritiene possa giovare al partito pirata, agisce senza aspettare una decisione presa dall’alto. I comunicati stampa sono realizzati attraverso la collaborazione tra i diversi iscritti a una pagina wordpress. Una sorta di senso dell’onore regola questa collaborazione.
E certamente aiuta a capire che la prassi politica, in questa nuova fase internettiana, tende a diventare molto diversa da quella che era nella fase centrata sulla televisione. Almeno in paese avanzato, dal punto di vista istituzionale. (La sua versione della nascita del partito pirata).
La foto è tratta da Wikipedia.
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