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Umanimali. Perché i pets si umanizzano mentre gli umani si tecnologizzano. Guido Guerzoni ne scrive

guerzoniIn fin dei conti è una grande espansione del concetto di umanità. Gli umani accolgono nel loro mondo affettivo gli animali domestici mentre adottano per il loro mondo cerebrale le tecnologie digitali, in attesa di fondere il tutto a base di impianti elettronici e editing genetico. L’evoluzione è in atto e – come dice Telmo Pievani – è l’esplorazione dei possibili. Guido Guerzoni mette in luce la messa in discussione dei confini tra umano e animale nella vita quotidiana del ricco occidentale che fa meno figli ma convive con un miliardo e mezzo di animali domestici trattandoli in modo sempre più simile a come tratterebbe altri umani amati. E mostra come la tecnologia contribuisca a questo cambiamento. In un pezzo per Nòva ha raccontato per esempio di No More Woof, “un collare high tech in grado di leggere e tradurre il pensiero di quattro razze canine, grazie ai sensori Eeg posizionati sulla testa dell’animale per monitorarne le onde cerebrali e individuare i segnali rappresentativi dei vari stati mentali: stanchezza, fame, eccitazione, paura, desiderio sessuale (questo è più facile). Tali informazioni vengono trasmesse a un microcomputer che le traduce in lingua inglese e le vocalizza attraverso un altoparlante…”.

Il libro di Guerzoni, Pets, è una ricerca rigorosa scritta però sul registro dell’ironia per aiutare il lettore a tenere le distanze da un fenomeno che modifica l’umano almeno tanto quanto modifica l’animale, la cui vita si allunga, le cui abitudini si fanno sofisticate, attorno alla cui quotidianità si sviluppa un’economia di tutto rispetto. Mentre Sherry Turckle studia il modo in cui gli umani proiettano emozioni sulle macchine e possano sviluppare comportamenti evolutivi in relazione a questa estensione della sfera emotiva verso i prodotti della loro tecnologia, Guerzoni mostra come stiano ancor più velocemente evolvendo sentimentalmente nella loro convivenza con gli animali domestici. Con la differenza che questi hanno vita propria, una loro forma di empatia, una loro fisiologia: sicché si può dire che la simbiosi con le macchine – da sempre ma soprattutto oggi – può diventare un’accelerazione dell’evoluzione umana che si dota di protesi tecniche per espandere le capacità del corpo e del cervello, mentre la simbiosi con gli animali avvia una coevoluzione che può portare in un certo senso più lontano per la biodiversità che inevitabilmente contiene. L’ironia aiuta a fronteggiare una prospettiva come questa, soprattutto considerando che appunto l’editing genetico entrerà probabilmente in gioco nel mondo dei pets in maniera decisa, accelerando la già inveterata pratica umana di modificare le specie animali per il suo vantaggio, ma questa volta non più soltanto in funzione utilitaristica ma anche in funzione emotiva. Meglio sorridere prima che tutto questo diventi troppo convincente.

Il libro di Guerzoni è imperdibile. Come si dice di un buon romanzo fa ridere, fa piangere, fa riflettere… ma soprattutto, come si dice di un saggio straordinario, svela un aspetto della realtà che si è enormemente sviluppato nella società occidentale e che è talmente sotto gli occhi di tutti da finire nascosto nell’ovvio, laddove non lo è per nulla.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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