Pare dunque che le persone si stiano rendendo conto che l’unico modo per usare Facebook e mantenere uno spazio per sé, senza essere continuamente osservati da chissà chi, sia quello di maturare una consapevolezza del mezzo e postare solo quello che si pensa possa essere pubblico.
Ovviamente senza farne una paranoia, come ironizza Paul Carr. La discussione in materia è ampia. L’evoluzione della privacy su Facebook è un’animazione da vedere.
Proprio sicuro che se ne stiano rendendo conto?
Io vedo ancora un sacco di roba personale (ed un sacco di polemiche sulla mancanza di privacy su quanto hanno deciso di condividere… 🙂