10/05/2010 10:22
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Anemone o Scaglia
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Che insegnamento ne possiamo trarre, rabbi ?
(oggi sono talmudico)
beh, era proprio quello che mi stavo domandando, maestro… fosse solo questione di durata tecnica della carcerazione preventiva sarebbe finita lì… (e può essere che sia così)… eppure mi incuriosisce sapere se qualcuno è incuriosito quanto me…
A Scaglia manca ancora una decina di giorni, ma ho l’impressione che lo metteranno fuori un giorno prima per evitare che resti agli atti il fallimento della strategia inquisitoria. Su Anemone non so.
fallimento della strategia accusatoria??? e chi l’ha detto??
Volevano una piena confessione da Scaglia, hanno avuto studio del cinese e un bel blog di amici potenti. Non è fallimento questo ? Se sta ancora dentro è perchè non hanno ancora nulla contro di lui personalmente. Non è fallimento questo ? Altrimenti mi spieghi perchè è ancora dentro ?
secondo me nnon è fallimento in nessun caso perchè contro Scaglia le prove sono schiaccianti. Non esiste che un ad di una società non sappia che una parte enorme del suo fatturato è creata in maniera fittizia, ma Scaglia sarebbe così ingenuo??
Hamlet, ancora si considera prove schiaccianti il paradigma che un AD non poteva non sapere ? Ma va’. E allora Tronchetti-Provera con Tavaroli ? Ci sono una montagna di sentenze che smentiscono questa tesi, che è, come tante cose in Italia, di derivazione calcistica, la famosa responsabilità oggettiva, che però anche quella, anche nel calcio, è come una certa parte del corpo, si allunga o si accorcia secondo necessità. E allora ripeto, perchè non mettono fuori Scaglia ? Non hanno un tubo di prova, e sperano nella confessione.
A parte che “una parte enorme” è un giudizio molto calcististico, visti i numeri….
un conto è essere garantisti, un conto è èassare per scemi! Qui non si sta dicendo “un ad non poteva non sapere su un dipendente infedele che gonfiava il bilancio di un 0,1%”, si sta parlando di cifre enormi rispetto al fatturato; è ovvio che un ad sa queste cose, altrimenti a che serve un ad? se un ad ha uno stipendio con una percentuale in base ai risultati raggiunti (e Scaglia lo aveva), allora non si può dire “no, non sapevo!”. Troppo comodo!
Ridaje, ma qual’è la percentale del business incriminato sul fatturato Fastweb ? 1 per cento ? E poi, un AD non ha il variabile misurato sul fatturato, ma sull’utile e sul valore dell’azione, altrimenti sai che pacchia: tutti si fatturerebbero l’un l’altro a compensazione a zero….
Non è questione di garantismo, ma del fatto che nell’ambito di un’azienda certe cose riescono a passare (grazie anche ad autorevoli pareri legali di Guido Rossi, er mejo fico der bigoncio…).
Marco c’è un decreto (il 231 del 2001) che permette certe scappatoie, ovvero funge da esimente. Ovviemente bisogna dimostrare (onere della prova) che erano state prese tutte le “ipotetiche” misure di salvaguardia attraverso il sistema di gestione rischi e i rispettivi auditor di controllo. Tronchetti ha dimostrato quello. Non si tratta di responsabilità oggettiva o soggettiva, ma un capovolgimento rispetto alla consuetudine che vorrebbe la responsabilità penale non più individuale, ma collettiva, ovvero in capo all’ente. Salvo che non scatti il famoso ombrello esimente di cui sopra. Una beffa fatta per far lavorare le società di consulenza. E di cui i giudici per non sbagliarsi (dato che non ci capiscono una mazza) hanno cercato di non far scattare l’esimente. La prima sentenza con cui è stata fatta valere se non erro è quella Impregilo. La prossima (finiti i passaggi ancora da fare) sarà quella di Tronchetti. Scaglia forse ha qualche problemuccio nel modello di gestione 231 (con annessi amici degli amici che lo hanno silurato per dirla tutta).