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Parliamo di futuri/2 – Technopolitique. Asma Mhalla. BigTech e BigState. Il futuro del potere

Questo è il secondo di una serie di post sul futuro. Un’esplorazione che riguarda quattro generi di questioni: perché pensare il futuro? come leggere il futuro nel presente? che cosa ci impedisce di lavorare sul futuro in modo libero da preconcetti? che cosa possiamo fare per favorire un futuro preferibile?


Genere 2 – Come leggere il futuro nel presente?

Asma Mhalla è una straordinaria ricercatrice al Laboratoire d’Antropologie Politique de l’École des Hautes Études en Sciences Sociales. Leggere il suo libro, “Technopolitique. Comment la technologie fait de nous des soldats” (Seuil 2024) è un’esperienza che si muove tra la ragione della ricerca e l’emozione della visione.

BigTech è probabilmente il grande protagonista della storia presente. Queste immense aziende – Alphabet-Google, Meta-Facebook, la Galassia-Musk, Amazon, Microsoft, Apple, ma anche Palantir e Anduril, sono sistemi dalle conseguenze finanziarie, sociali, culturali, ideologiche e politiche con pochi precedenti. Modificano il senso stesso di potere. Sono infrastruttura sistemica e ideologia generale. I BigState, forse si contrappongono ai BigTech: sono insieme sistemi autoritari giganteschi o democrazie tecno-militarizzate. In questo contesto i paradigmi tradizionali della democrazia e del mercato sono messi in gioco. In quale prospettiva?

La polarizzazione non è più limitata alla distanza tra gruppi che coltivano opinioni diverse. La polarizzazione non è più soltanto la separazione tra chi ha molto e chi non ha quasi nulla, in termini monetari ma anche in relazione all’accesso alla conoscenza. La nuova polarizzazione è tra chi vive in un contesto storico collegato all’iper-modernità della tecnologia digitale, genetica, neuroscientifica, e chi vive in un mondo tradizionale. La frammentazione della percezione della realtà ne è la conseguenza.

Pensare questi scenari non è indolore. Ma è probabilmente necessario. Perché questi nuovi soggetti del gioco del potere, BigTech e BigState, possono essere ancora limitati, equilibrati. Ma solo se sono pensati. Nelle sedi giuste.


Insomma: nel nostro modo di pensare il presente c’è il futuro che emergerà come conseguenza delle nostre scelte. Se pensiamo bene vivremo meglio. Questa serie di post spera di servire a questo. 


Precedenti post di questa serie:

Parliamo del nostro futuro/1


Luca De Biase, Apologia del futuro. Quello che il domani può fare per noi, Luiss University Press 2024

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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