Huawei è una minaccia per la sicurezza nazionale? Gli immigrati sono una minaccia per la sicurezza nazionale? Le automobili tedesche sono una minaccia per la sicurezza nazionale? Se l’uso della “emergenza” consente al presidente americano di prendere decisioni che superano i vincoli normativi e la volontà parlamentare, allora quale valore di “verità” contengono le accuse formulate dall’amministrazione americana?
Non possiamo veramente credere che le auto tedesche siano una minaccia alla sicurezza nazionale americana. Questa accusa per noi è la meno ragionevole. Ma è una delle molte sparate americane. Quindi possiamo mettere in dubbio che gli immigrati che passano il confine del Messico siano un’emergenza per la sicurezza americana. E di conseguenza possiamo ragionevolmente dubitare anche della minaccia della tecnologia Huawei per le telecomunicazioni.
È la stessa logica per la quale Dick Cheney ha potuto dare al presidente degli Stati Uniti il potere di fare la sua disastrosa guerra a Iraq e Afghanistan. Se siamo in guerra vale tutto. Anche la disinformazione di stato.
Ora. Non abbiamo alcuna informazione sullo stato delle tecnologie Huawei e sulla loro capacità di abilitare la Cina a spiare altri stati. Ci abbiamo anche lavorato, per scoprirlo. Ma per ora non lo sappiamo. Come del resto non sappiamo se le tecnologie americane siano usate per spiare altri stati. Anche se un po’ ce lo ha detto Edward Snowden.
Quello che non sappiamo è chiaro. Quello che sappiamo è invece meno chiaro e si avvicina di più al sospetto. Ma il sospetto è che gli americani dicano queste cose per puro spirito di protezionismo. La loro industria non ce la fa. E lo stato americano la deve proteggere. Accusando i cinesi, i tedeschi e chissà chi altri in futuro.
Vedi:
Merkel Rejects Trump Claims That German Cars Are Threat (Bloomberg)
Ps. Nel frattempo il centro nazionale britannico per la cybersecurity ha detto che il rischio di acquistare materiale Huawei per la rete 5G è gestibile. Una botta agli americani non da poco. (Ne parla anche FT in un articolo accessibile a pagamento).
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