Uber si presenta come una sorta di campione della concorrenza. Ma non accetta che qualcuno compari i suoi prezzi con quelli dei competitori. È successo a Boston che una startup, chiamata Urbanhail, abbia creato un servizio che compara di prezzi delle corse di Uber, Lyft, taxi e altri servizi. Insomma: il classico sistema pro-competizione. Ma Uber non è d’accordo.
Uber ha fatto sapere che usare i dati di Uber per questo scopo era contro i termini di servizio. Lo stesso Chris Messina è intervenuto per avvertire Urbanhail. Che non si è fermata. E quindi Uber ha deciso di impedirle di vedere i dati sui prezzi delle corse.
Come altre ricerche hanno dimostrato, i prezzi delle corse di Uber non seguono direttamente la relazione tra domanda e offerta. E questo metteva in discussione che Uber fosse un vero e proprio mercato delle corse in auto. Ma ora Uber impedisce la comparazione dei prezzi con i concorrenti. E, se la ricostruzione di questa vicenda si dimostrerà corretta, questo mette in discussione che Uber sia pro-competizione anche dal punto di vista dell’immagine (Boston.com)
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