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Obama e la politica delle armi

È un discorso bellissimo. Sembra stanco Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ma è invece emozionato: ricorda le vittime della violenza in America, dice che non c’è un altro paese sviluppato con tanti morti per armi da fuoco, dichiara di essere d’accordo con il dettato costituzionale che protegge il diritto degli americani di difendersi, ma afferma che questo non può andare a scapito di altri diritti, come la sicurezza dei bambini e delle persone inermi e innocenti. Tutti i diritti si bilanciano.

Il discorso è un riassunto delle incredibili pretese della lobby dei venditori di armi. Sono riusciti a bloccare il Congresso su ogni iniziativa che rendesse più sicuro l’uso delle armi in America. Sono riusciti a impedire che si effettuino i giusti controlli sui compratori di armi, almeno per vedere se sono dei criminali riconosciuti. Sono persino riusciti a rendere difficile la raccolta di dati per condurre studi sul rapporto tra la vendita di armi e la violenza negli Stati Uniti. «La scienza aiuterebbe a decidere meglio» dice Obama «la scienza funziona, sapete? È una buona cosa».

Visto che il Congresso non prende decisioni, Obama passa all’azione come governo. «Se le lobby delle armi tengono in ostaggio il Congresso, non possono tenere in ostaggio l’America». Tra l’altro Obama si domanda perché un telefonino si possa attivare solo se il proprietario mostra la sua impronta digitale e un’arma non abbia lo stesso sistema di sicurezza. Si chiede perché se c’è un’app per trovare il tablet perduto, non ci sia una cosa simile per trovare le armi rubate o perdute. Certo che ci può essere, ma a quanto pare le lobby non sono d’accordo. Così chi compra le armi è anche responsabilizzato… Ma il fatto è che in Connecticut, dove hanno deciso di controllare il passato di chi compra le armi, l’acquisto di armi è diminuito del 40%. Il buon senso di Obama sembra incredibilmente condivisibile. Le lobby qui stanno facendo un lavoro davvero sporco a quanto pare.

Ogni anno 30mila americani muoiono per colpi di arma da fuoco. Molti suicidi. Molte violenze in casa. Spesso guerre di gang e violenze gratuite in strada. Talvolta terribili stragi. Che coinvolgono bambini innocenti. Obama piange.

Il filmato completo è da vedere, secondo me:

[youtube]https://youtu.be/xlx3GEsM1pQ[/youtube]

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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