Per un certo periodo i blog sono stati tutto quello che avevamo come social network. Poi sono arrivati, appunto, i social network e l’attenzione sui blog è stata coperta dalle nuove piattaforme. Il discorso sulla condivisione e sull’interesse per quanto veniva scritto dai blogger è stato coperto dal discorso sull’importanza delle piattaforme social e del loro modo di funzionare. La comprensione del flusso dei messaggi nel suo complesso è diventata più importante, nel dibattito, dei singoli messaggi. E intanto i blog hanno subito la tentazione di assumere comportamenti da “giornali” riducendo, mi pare, il numero dei link che si concedevano a vicenda: probabilmente perché lo scambio di segnali avveniva sui social network, anche perché la standardizzazione dei link, compresi i like e i retweet, li ha resi contemporaneamente più facili e più banali. Ma il valore dei link tra blog va rivalutato.
I blog, nel flusso dei social network, si sono riposizionati. Hanno assunto un ruolo più vicino alla riflessione e all’approfondimento. E mantengono altre qualità. Per esempio funzionano di solito su piattaforme che non sono troppo ingombranti dal punto di vista dell’influenza sui comportamenti e possono svilupparsi contando spesso su piattaforme aperte. Il loro recupero di importanza potrebbe avvenire proprio in connessione con due problemi che si pongono: il primo è il bisogno di qualità, il secondo è il bisogno di apertura delle piattaforme. Ma occorre riprendere consapevolezza di un punto chiave: i blog sono rilevanti se si citano, se si comportano come un sistema che collabora, se si dichiarano reciprocamente rilevanti. La pratica di citare deriva ovviamente dalla pratica scientifica, sottolinea l’importanza del metodo che nell’attribuzione delle fonti trova un valore chiave, diventa un modo per accumulare il sapere in modo documentato, può sostenere l’ulteriore innovazione. I blog commerciali, i blog-giornali, i blog di cazzeggio sono certamente benvenuti. Ma i blog personali possono reggere soprattutto se si tengono insieme.
Vedi anche in tema di qualità e apertura:
Il tema della città e della narrazione della città
Il difficile esercizio di pensare
Noi stessi, anonimi
Europa chiama Italia
L’impertinenza democratica
BigData, Cloud ed OpenSource
La net neutrality è già storia
Sono d’accordo, purché ci sia reciprocità. Perdona la franchezza ma ho notato che c’è una certa diffidenza preconcetta da parte di coloro che hanno più visibilità nei confronti di chi ne ha meno. Auspico che si giudichi – perché è ovvio che un giudizio di merito ci deve essere – basandosi solo sulla validità dei contenuti proposti, indipendentemente dalla “fama” di chi li propone.
del tutto d’accordo!
Condivido, l’ideale sarebbe fare “rete” per recensirsi e sostenersi a vicenda.
I blog consentono approfondimenti e sfaccettature che spesso si erdono nel mare magnum della Rete. Grazie 🙂
[…] Luca De Biase, “Alla fine, i blog si stanno riproponendo come una soluzione importante. Posson…: Ma occorre riprendere consapevolezza di un punto chiave: i blog sono rilevanti se si citano, se si comportano come un sistema che collabora, se si dichiarano reciprocamente rilevanti. […]
A mio parere chi scrive su un blog deve avere una voglia di condividere oltre la media che antepone il dare all’avere. In questo approvo il commento precedente, chi è più famoso conserverà questa tendenza.
Saluti
[…] cita un pezzo di De Biase che ritengo […]
[…] anche: Alla fine, i blog si stanno riproponendo come una soluzione importante. Possono esserlo di più Commento costruttivo sulla raffica di misure relative a internet prese in questi giorni in Italia […]
[…] all’esplorazione delle possibilità di ciascuno di approfondire insieme agli altri. E collaborando, linkandosi, acquisiscono importanza insieme. Il loro contributo si è riposizionato rispetto alle […]
[…] Luca De Biase, Alla fine, i blog si stanno riproponendo come una soluzione importante. Possono esserlo di più […]
[…] web non è il solo social, e che esistono strumenti come i siti (che forse abbiamo trascurato) e i blog (che non abbiamo mai seriamente iniziato a usare) che hanno un potere intrinseco di durata sul web […]
rispetto ai social network, nei blog c’è sempre stato una ricerca più approfondita e settoriale nelle tematiche. piuttosto che nell’intrattenimento si pensa all’informazione. differentemente nei social network spesso le informazioni condivise sono puro intrattenimento a volte anche per rendersi un po’ più simpatici. tutto questo si è saturato molto in fretta
il commento può interessare qualcuno, spero non sia stato fatto solo per promuovere il servizio blogpertutti: in quel caso sarebbe stato meglio dirlo esplicitamente
Il fatto che io abbia un blog che naturalmente voglio promuovere non può essere oggetto di discriminazione a priori. Naturalmente fino a quando do il mio contributo nell’approfondire una tematica ed aiutare gli utenti interessarti all’argomento a comprendere meglio certe tematiche. Se il mio fosse spam non avrei avuto l’accortezza nemmeno di leggere il suo articolo limitandomi ad un semplice “ottimo articolo, approvo in pieno”. Ma in ogni caso é lei il padrone di casa qui ed io mi attengo alle sue regole. Saluti