L’economia del falso non è solo Napoli o l’Asia. L’economia del falso è la Londra dove si stabiliscono falsi tassi Libor per truccare i valori finanziari.
L’economia del falso rifiuta le regole del copyright e del marchio, ma anche quelle del sistema bancario. Se ha una forte capacità di lobby riesce addirittura a cambiarle quelle regole in modo da aumentare la discrezionalità degli operatori. Sicché si forma una sorta di cultura della “falsa libertà di mercato” che riempie di zone grigie il territorio economico che sta tra liberalizzazioni e leggi della giungla.
La vera libertà di mercato non è l’assenza di regole ma la presenza forte di regole che salvaguardano insieme la concorrenza, la lealtà, la fiducia. Gli investimenti e il futuro vanno dove ci sono regole forti che liberano il mercato dagli speculatori e approfittatori di ogni genere, non dove mancano le regole.
Commenta