L’Agcom non ha dunque ancora messo all’ordine del giorno la discussione sui poteri che intende attribuirsi in materia di repressione delle presunte violazioni del diritto d’autore. (Vedi un post precedente con i link alle opinioni degli esperti). Ma molti si attendono che il 6 luglio avvenga qualcosa di importante.
Se all’Agcom decideranno di proporre in consultazione pubblica la bozza di regolamento che hanno sviluppato si troveranno un bel muro di obiezioni davanti. Se approvano senza consultarsi troveranno un’esplosione di proteste.
L’ipotesi che è stata finora fatta circolare è autoritaria perché non garantisce all’accusato di difendersi adeguatamente. La violazione del diritto d’autore è tutt’altro che facile da definire in molti casi. E il fair use come il diritto di cronaca sono diritti che hanno la stessa dignità pubblica del copyright. Perché l’Agcom dovrebbe decidere d’autorità senza passare dalla magistratura?
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