Finita da poco la presentazione del libro di Jay Elliot, con Jay Elliot. L’assistente di Steve Jobs nella prima parte degli anni Ottanta ha appena scritto un libro (tradotto da Hoepli) che vale davvero la pena di leggere. E alla Fnac c’era la sala piena per abbeverarsi all’esperienza di una persona che ha lavorato a stretto contatto con il mito. E non c’è stata delusione. Anzi, la fila di quelli che volevano farsi firmare il libro era lunghissima.
Perché tutti vorrebbero lavorare – come ha fatto Elliot – in un’azienda capace di tirare fuori il meglio dalle persone. Un’azienda nella quale circolano gli eroi culturali del suo settore. Un’azienda che vuole ogni giorno fare il meglio possibile. E che se sbaglia lo capisce. Un’azienda in ricerca, un’azienda che impara, un’azienda che affascina.
verissimo. la fortuna più grande che si possa avere. Per entrambe le parti credo. Crescita e miglioramento reciproci.Un saluto