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L’amorale della confusione

Se un antiabortista cita Kant per sostenere il diritto del potere all’amoralità, fa confusione.

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  • Non più di quanto un abortista quando cita Kant per difendere la “società dei virtuosi” contro quella dei peccatori. O di queli che strillano a difesa dei moniri manipolarti, e poi mndano un 13nne (!)sul palco a recitare a memoria la poesia: puro stile Giovane Pioniere…
    Quanto a Franca Rame, la capisco, dopo la scenata che fece a Dario Fo in diretta TV perchè quello andava (va ?) serialmente con le ragazzine… Fo forever !

  • riguardo al 13enne: i minorenni non possono andare a parlare davanti a un palco ma possono andare nel bunga bunga di Arcore?????????????
    per quanto riguarda di Kant: Kant era stupito dalla legge morale che trovava dentro se stesso; l’invenzione di un Kant berlusconiano è pura follia, secondo me se Kant fosse vivo oggi, nemmeno stringerebbe la mano a SB

  • Non possono fare nè l’una nè l’altra cosa… o forse possono fare entrambe, ma in entrambi i casi in che senso, giuridicamente o moralmente ? Tra l’altro, sui minori c’è pure una legge che ne vieta l’utilizzo in pubblicità, e infatti tutti vanno in Svizzera a girare gli spot…il 13nne sul palco è giuridicamente assimilabile ad uno spot ? Al professor Cordero l’arduo parere.
    Appunto, Kant la trovava dentro se stesso, mica dentro Eco.
    Non capisco (lo capisco benissimo, è un dubbio retorico, tranqui raga) perchè non si possa manifestare CONTRO Berlusconi i quanto non lo si considera un politico gradito etc. senza dovere ogni volta tirare in ballo questioni morali e giuridiche e la dignità, che nel resto del tempo e degli ambiti non fregano nulla a nessuno. La morale è l’ultimo rifugio dei politici senza idee e senza programmi. La sinistra (sì, la sinistra) ha questo strano delirio di onnipotenza, di potere brandire certi argomenti “on demand”, usarli finchè fa comodo e poi presumere di lasciarli cadere quando non servono più o sinceramente rompono gli zebedei. Non funziona così, certe cose ti tornano in faccia. E’ la questione della “superiorità antropologica” di Serra, che poi è un senso di “superiorità ontologica” che sarebbe ridicolo se non facesse danni, soprattutto alla sinistra. Un po’ come Scalfari sulla Repubblica di ieri, che dice che bisogna andare a votare con un leader di appeal e poi, una volta vinto (?) grazie al leader di cui sopra (forse Renzi, o Vendolo ?), dire a Napolitano di incaricare un’altro che glielo spiega la cricca di Largo Fochetti chi. Grande moralità politica. Faccia di culo, si diceva un tempo. Con tutto il rispetto per il culo. Anzi, per la dignità del..

Luca De Biase

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