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Archivio - gennaio 2011

media visioni

Rileggendo Newton Minow: la tv nell’interesse pubblico

Newton Minow è stato nominato dal presidente John Kennedy alla guida della Federal Communications Commission. Il suo primo discorso pubblico ha lasciato il segno. E fa bene ogni tanto ritrovarlo. Anche ricordando che è stato pronunciato nel 1961… Cinquant’anni fa. “When television is good, nothing — not the theater, not the magazines or newspapers — nothing is better...

informazione innovazione media

Share di attenzione

Nella tabella sono riportati i cambiamenti nella quantità di attenzione raccolta dai vari brand nel corso del Ces di Las Vegas. ReadWriteWeb fa un’utile analisi della cronaca. Ma è interessante segnalare anche il concetto “share di attenzione”. RowFeeder lo calcola in base alle volte che i brand sono citati nei social network. E’ ovviamente una proxy. Ma dimostra che...

informazione

Le mappe del mondo cambiano

Le mappe cambiano. Fedex ha realizzato una serie di carte del mondo nelle quali le dimensioni dei paesi cambiano in funzione delle variabili considerate. Si vede l’Italia grossa perché ricca, piccola perché non legge molti giornali, grossa perché esporta, grossissima perché guarda un sacco di tv…

media perplessità

Facebook: un po’ come un giallo finanziario

La controversa operazione di acquisto di azioni Facebook da parte di Goldman Sachs (della quale si è parlato qui ieri) continua a generare notizie e perplessità. Nel fuoco di fila di comunicati, leaks, affermazioni, è difficile distinguere tra le comunicazioni strumentali e le notizie. Ma le novità emerse rispetto a quanto si sapeva sono tali da meritare un aggiornamento. Il problema è: la...

informazione

La bella informazione

Questa immagine si trova su Information is beautiful. Mostra il numero di storie pubblicate sulle varie questioni che negli ultimi dieci anni hanno spaventato il mondo. Cliccando sull’originale si vedono le spiegazioni. Il bello è l’incongruenza che spesso si vede tra il danno reale e la quantità di ricerche online dedicati a una particolare questione. Per esempio la paura per i...

media perplessità

La controversa finanza di Facebook

L’ideologia finanziaria è un po’ in crisi ultimamente. Ma il caso Facebook aggiunge un altro pezzetto di dubbi (imho). Goldman Sachs ha comprato azioni di Facebook, che non è un’azienda quotata, per 450 milioni di dollari, più altri 50 milioni per i russi di Dst che avevano già preso una quota tempo fa. E tutti hanno pensato alla capitalizzazione virtuale che questo acquisto...

informazione

Wikileaks e il paradosso della ragion repubblicana

Per una volta hanno ragione i repubblicani americani. Sul tema Wikileaks se la prendono con chi ha fatto uso della piattaforma fondata da Assange per rendere noti dei documenti riservati, non tanto con la piattaforma stessa. E’ giusto così: far trapelare qualcosa di segreto può essere fatto per una giusta causa ma è comunque contro la legge e chi ha commesso il fatto può essere ricercato...

Attenzione media informazione media

Esercizi di stile editoriale

Il successo delle iniziative editoriali dipende da molte, molte condizioni. Ma mi pare che la prima sia la capacità di distinguersi nel mare magnum. Di certo, senza identità si perde. Ma l’identità dipende anche dalla coerenza con la quale si segue una linea editoriale, una missione, uno scopo. Provando a distinguere le forme identitarie, o almeno le promesse editoriali, vengono alcune idee...

perplessità

Quora, posterous, instapaper

Combattendo per gestire l’informazione si tentano tutte le strade. Quora per vedere come si sviluppa un sistema di Q&A sociale (si può usare in molti modi, anche per trovare quell’informazione che non era facile…). Posterous per postare su diversi siti contemporaneamente (si può usare in molti modi, anche per ritrovare un link che non vuoi perdere). Instapaper per archiviare...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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