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L’Unicredit e il Dictator

Tra i vari test che si fanno nell’economia sperimentale, uno dei più famosi è quello del Dictator. E a quanto pare è stato riprodotto, con risultati sorprendenti, nel corso del recente addio di Alessandro Profumo all’Unicredit.

Jonah Lehrer spiega che nel Dictator lo sperimentatore dà una somma di denaro al giocatore A e gli chiede di dividerla con il giocatore B. Fatta la scelta, A e B si tengono la loro parte. La teoria dell’homo oeconomicus prevederebbe che il giocatore A dia a B una quota molto bassa della somma. Ma in realtà, avviene che le persone tendano a fare parti molto più eque. Infatti, nella realtà il giocatore A pensa sia alla propria convenienza che all’effetto emotivo della sua scelta sul giocatore B. E per evitare di essere giudicato male, decide di dividere il regalo in parti uguali o piuttosto eque. La qualità della relazione con l’altra persona è più importante della quantità di denaro che ci si intasca in una condizione come questa.

Profumo si è dimostrato invece un poco più simile a un homo oeconomicus. Almeno stando alla cronaca fatta dai giornali, ha preso una liquidazione da circa 40 milioni e ha dato in beneficienza 2 milioni. E’ stato certamente un bel gesto, visto che poteva tenersi tutta la somma e che comunque dovrà pagare le sue tasse. Ma non tutti hanno considerato equa la ripartizione: con quel giudizio, certamente emotivo, i critici si sono comportati come il giocatore A teme che si comporterebbe il giocatore B se la sua decisione non fosse equa.

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  • Così ha detto la moglie di Profumo a cavallo di una Ducati rossa fiammante (dicono i giornali). Ha detto che devolverà i due milioni. Poi bisogna chiedere a Don Colmegna se sono arrivati.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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