Jean-Claude Burgelman, David Osimo e Marc Bogdanowicz scrivono un paper dal titolo Science 2.0 (change will happen…). Dimostrano come il cambiamento nei mezzi di lavoro scientifico e soprattutto nei mezzi di comunicazione e condivisione della conoscenza scientifica sono a una sorta di punto di flesso nella crescita per quanto riguarda il numero di ricercatori che scrivono, di paper pubblicati e di dati disponibili. Ci sarà una crescita esponenziale in tutte e tre le variabili.
Scienza dell’ebollizione
Questo provocherà profondi cambiamenti, nella natura della scienza stessa, ipotizzano gli autori. Ci sarà una maggiore apertura e disponibilità di conoscenze ma anche una maggiore instabilità delle ipotesi e una maggiore ineguaglianza nella distribuzione delle risorse.
Quando qualcosa cresce esponenzialmente, all’inizio non sembra nulla, poi è enorme. In modo vagamente improvviso. Se questo dovesse in qualche modo succedere alla scienza, le conseguenze sarebbero enormi: vale la pena di prepararsi a gestire il cambiamento. Se non ci riescono gli scienziati…
.. ci riusciranno i giornalisti ?