L’annuncio di Craig Venter ha dato una scossa. Per chi si sia perso le puntate precedenti da non perdere l’Economist: editoriale e briefing. Un dibattito notevolissimo in materia è su Edge. L’articolo di Venter e colleghi è su Science.
Tra i molti temi emergenti, uno induce a qualche riflessione chi si interessi di informazione. In pratica, il lavoro di Venter è basato sull’idea di cambiare il dna di un batterio con un dna artificiale; tutto il resto dell’organismo resta quello originale, il dna è diverso; la notizia di questa settimana è che il batterio ottenuto in questo modo si replica, dunque è vivo.
Venter si basa sulle informazioni sintetizzate nel dna. Ma il trasporto di nuove informazioni funziona in base al complesso sistema a base di rna, proteine e altro. Il nuovo batterio di Venter dipende dal ribosoma del batterio vecchio per fare le proteine che il nuovo dna descrive. L’approccio di George Church a Harvard è orientato proprio a controllare non l’informazione messa nel dna ma il modo in cui questa viene trasmessa: vuole fare nuovo ribosoma. La questione è dunque: vale l’informazione che esiste stabilmente o quella che viene trasmessa? Per metafora: nella dinamica evolutiva, vale la cultura sedimentata nel tempo o quella che passa da un elemento all’altro del sistema? Spingendo la metafora: alla lunga, prevale il contenuto o il mezzo che lo trasporta?
Metafora o analogia ? Probabilmente ne l’una ne’ l’altra. Il DNA e l’RNA sono supporti di informazione. L’informazione è un’astrazione che viene espressa in un codice (il codice genetico, che NON E’ il DNA) che viene immateriata nell’hardware (se vuoi, il DNA è memoria, l’RNA un sistema di trasmissione) attraverso il ribosoma, che è un componente di una cellula. Voler costruire un ribosoma artificiale non porterà ad alcun risultato pratico diverso da quello già ottenuto. Lo si fa per provare che si può fare.
Cambiare il DNA di un batterio significa costruire una nuova specie. Cosa c’entra questo con l’informazione esistente e quella che si trasmette ? La tua analogia è con quello che accade quando l’informazione del DNA non viene trasmessa correttamente, per un errore di replicazione, per una mutazione nel ribosoma. E’ il meccanismo di base dell’evoluzione.
Metafora o analogia ? Probabilmente ne l’una ne’ l’altra. Il DNA e l’RNA sono supporti di informazione. L’informazione è un’astrazione che viene espressa in un codice (il codice genetico, che NON E’ il DNA) che viene immateriata nell’hardware (se vuoi, il DNA è memoria, l’RNA un sistema di trasmissione) attraverso il ribosoma, che è un componente di una cellula. Voler costruire un ribosoma artificiale non porterà ad alcun risultato pratico diverso da quello già ottenuto. Lo si fa per provare che si può fare.
Cambiare il DNA di un batterio significa costruire una nuova specie. Cosa c’entra questo con l’informazione esistente e quella che si trasmette ? La tua analogia è con quello che accade quando l’informazione del DNA non viene trasmessa correttamente, per un errore di replicazione, per una mutazione nel ribosoma. E’ il meccanismo di base dell’evoluzione.
ho visto che avete pubblicato un articolo sulla cosiddetta vita artificiale. La pregherei di leggere e divulgare un documento firmato dai
presidenti di due società di microbiologia: SIMGBM e SIMTREA che trova al sito: http://www.simgbm.it
Esprime l’oipinone di esperti sul tema in oggetto.
Cordiali saluti
Giovanna Riccardi
Presidente della SIMGBM