Clay Shirky propone una visione della transizione nel sistema dei media. La fine dei sistemi complessi del passato prelude all’avvento di nuovi, futuri sistemi complessi. Ma la transizione avviene attraverso azioni semplici.
L’idea è suggestiva. Proprio perché tutti coloro che tentano di agire oggi in vista della costruzione di un nuovo sistema mediatico e si danno il compito di operare tenendo conto in toto della complessità della mediasfera finiscono col bloccarsi. Meglio agire su progetti specifici. E lasciare che la complessità cresca intorno alle (poche) idee che effettivamente funzionano. E’ una logica sperimentale: la riprogettazione di un sistema complesso emerge dalla quantità si idee e azioni semplici che si mettono effettivamente alla prova.
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