Il bello della cultura prevalente negli Stati Uniti è che tende a prendere un problema e trovaer la soluzione. Poi la digerisce e se ne esce con una serie di consigli pratici.
Tipo: che cosa fare se sei infelice al lavoro?
Da Harvard la soluzione:
– prendi coscienza di quello che puoi cambiare e quello che non puoi cambiare
– assumiti la responsabilità di fare qualcosa per cambiare la situazione
– concentrati sul tirar fuori il positivo da una situazione negativa
– non convincerti che niente può cambiare
– non consentire ai pensieri negativi di guidarti
– non affrontare la situazione da solo
Forse sono consigli che vanno bene anche se sei infelice in famiglia, o in tram, o in vacanza… Ma questi vengono da Harvard, dunque riguardano il posto di lavoro. Che poi non sono neppure consigli sbagliati. Anzi…
Luca, questa me la stampo, però l’ultima è tosta, si è sempre più soli in verità.
Come scrisse il curato della mia parrocchia su un bigliettino di auguri natalizi
“Ognuno sulla terra è solo col battito del suo cuore” (che fra l’altro detto da un prete non è che sia tanto incoraggiante e poi si dice che uno si allontana dalla Chiesa…)
-domanda OT, ma c’è un sistema per registrarsi a questo blog senza dover reinserire tutte le volte i dati?-
Beh, se la mettiamo in versi, sull’ultimo punto qua oltre oceano, ci sarebbero anche i più illustri:
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
[S. Quasimodo.]
ma anche (vabbè..)
Nel deserto il tentatore non è il diavolo, è il deserto stesso: tentazione naturale di tutti gli abbandoni.
[D. Pennac]