Evil is illegal. Illegal is not evil. O almeno alcuni imprenditori la pensano così… (Proprio oggi che si discuteva a Bellaria dell’evasione fiscale…):
Un pezzo sul New York Times – tra gli altri – racconta delle scoperte avvenute nel processo Viacom v. Google sulla violazione di copyright di YouTube. Sono pubblicate le “intercettazioni” di email dalle quali si apprende che:
1. quelli di YouTube, all’inizio, non erano tutti molto contrari alla pubblicazione di materiale sotto copyright perché questo favoriva la crescita del sito
2. quelli di Viacom, quando volevano comprare YouTube non si arrabbiavano per niente del fatto che su YouTube ci fosse materiale sotto copyright
3. quelli di Google non si facevano troppi scrupoli per il fatto che avrebbero trovato su YouTube materiale sotto copyright
4. nessuno era troppo preoccupato del copyright e tutti erano molto interessati a una piattaforma che cresceva molto anche perché non si preoccupata molto del copyright
5. nessuno ha protestato per la pubblicazione delle “intercettazioni”.
– Update: una fantastica discussione su ff a partire da un post di Quinta.
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