Cory Doctorow legge l’edizione del Cluetrain Manifesto aggiornata per il decennale. E’ sempre così attuale!
Anche discutendo di conversazione e verità, quello che conta è ancora favorire la forza pacifica della voce umana nei confronti dei meccanismi automatici che ne prendono il posto (che oggi sappiamo non sono solo quelli del marketing; c’è anche la finanza, per esempio… oppure la violenza).
Questo ha fatto emergere temi ricchissimi per l’economia della conoscenza, come autorità, reputazione, connessione…
Certo, non si può fare a meno di vedere la complessità. La reputazione e le pratiche di distrazione sono collegate, per esempio. Come non vedere quante volte nelle “conversazioni competitive” (una locuzione discutibile naturalmente) si sviluppa una pratica del tipo: “io” dico “A”, “tu” rispondi che “io” non può dire A perché non ha la qualificazione per farlo (ha un conflitto di interesse, è incoerente con quella volta che ha detto “B”, è amico di uno che ha detto “B”…). Quante volte invece di stare sul punto si vede che i “conversatori competitivi” cambiano discorso e attaccano la persona intaccando la sua reputazione per screditare anche il valore delle sue affermazioni… Il metodo della conversazione è un tema di riflessione per sviluppare conclusioni interessanti.
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