La nascita del Word of mouth marketing Italia è stata raccontata ieri a Milano, palazzo Belgioiso. Il grande medium del passaparola aumentato con internet è un territorio di meditazione e pratica per chi si occupa di marketing e si è accorto che i “mercati sono conversazioni”. Ma tra tensioni markettare e valori della persona, ci sono urgenze vagamente contrastanti: la distinzione è tra chi fa partire l’azione e il ragionamento dai budget pubblicitari delle aziende e chi invece si mantiene focalizzato sulla dimensione delle relazioni tra le persone.
Wommi
Enrico Pozzi, il presidente, tiene soprattutto alle relazioni tra le persone. E osserva come di questa dimensione ci si sia accorti solo di recente perché era ovvia, dunque invisibile. Ma ora è diventata ineludibile.
Il problema è che nella velocità della trasformazione tecnologica e nell’imponenza del fenomeno mediatico, la riflessione sembra stare al passo con difficoltà.
Alberto Abruzzese, guida del “comitato scientifico” (parola che peraltro contesta), pensa che la differenza tra comunicazione unidirezionale e comunicazione relazionale sia difficilmente colmabile. E che per non restare ingenuamente a subire gli accadimenti occorra prendere consapevolezza della dinamica del potere, a fronte dell’ironia del sociale.
Mirko Pallera, NinjaMarketing, Andrea Febbraio, PromoDigital, Stefano Vitta, Zzub, hanno presentato il loro punto di vista. Tra foto, video e slogan, hanno dimostrato che questo genere di riflessioni di marketing sono per lo meno sorridenti.
Commenta