Per la verità, da circa duemila anni, la penisola è abitata da una società multietnica. Sono venuti dal Mediterraneo, dall’Asia centrale, dal Nord, dal Sud…
10/05/2009 14:51
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Società multietnica
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I Liguri hanno origini diverse che i Latini o gli Etruschi.
Se ricordo bene i Greci si stabilirono nel sud Italia molti anni fa.
La piana degli Albanesi non si chiama così a caso. Giusto per fare qualche esempio che mi viene in mente
A volte penso che abbiamo poca coscienza storica.
Buon pomeriggio.
Rino.
Vaglielo a spiegare a quelli nelle valli sulle montagne 😉
Per la verità, gli immigrati di tutte le etnie contribuiscono al Pil nazionale per quasi il 10% del totale. Se questa non è multietnia…
Dovrebbe già saperlo chi spare certe sentenze…
Se Franceschini non vive nel Paese reale (che se ne frega di lui) e neanche Berlusconi ci vive vuol dire che sono già fuori…
Mi domando come mai permanga il mito dell’America, di Londra e ora avanzi l’idea della Cina e dell’India come opportunità: le società si aprono e si contaminano…
Non sparate fumo sulla storia, tutti gli Stati del mondo sono stati popolati in tempi diversi. Anche il Giappone è una società multietnica in senso storico. Non è questo il punto, e lo sapete benissimo.
Cosa vuol dire “etnia”? Il vocabolario della Lingua Italiana Treccani dice: Raggruppamento umano basato su caratteri razziali, culturali e linguistici. L’aggettivo “etnico” viene definito come “riferito ad aggregato sociale contraddistinto da una determinata lingua e cultura”. Allora, esiste un’etnia italiana, si o no ? Oppure devo usare la parola popolo ? Esiste un popolo italiano, si, o no ? (si può, oppure dovremo cantare “avanti etnia, alla riscossa, …” ?) Quindi, non vedo che cosa ci sia di male a non volere una società multietnica. Risulterà in parte inevitabile ? Vedremo. Poi questa voglia di contaminazione fa proprio ridere … perchè non è curiosità degli altri ma odio di sè mascherato. Citare poi la Cina fa ancora più ridere … ditelo agli Uiguri e ai Tibetani quanto la Cina vuole essere “contaminata”. E l’India è tenuta assieme dalla religione e dal sistema castale (e infatti gli islamisti la vogliono distruggere perchè impura. Negli Stati Uniti si va e si diventa Americani. Period. Si rimane attaccati alle radici italiane, irlandesi, tedesche, ma si è americani e basta. Dopo cinque anni si diventa cittadini ma la sharia scurdatevilla… Calo un pietoso velo su quello che l’ideologia labour sta facendo all’Inghilterra e a Londra in particolare, sharia compresa, ossia legge privata per gruppo etnico.
La verità è che il Silvio ha teso la trappola e il PD ci è cascato, perchè è pure inciampato sui propri piedi: invece di rispondere con un sospiro (ipocrita) “la società multietnica è inevitabile”, ha detto che vuole positivamente la società multietnica perchè… non si sa. Leggete cosa ha scritto il solito San Piero Fassino per cercare di salvare la barca in affondamento (e che Karl Marx avrebbe sottoscritto immediatamente, ma ora Marx non lo legge nessuno, solo quelli di destra). Poi, leggetevi l’editoriale di Dario Di Vico di sabato sul Corriere, il Corriere di Ferruccio.
Sono venuti ma sono anche scappati o andati via. Ed allora la Francia?
Quindi, per sintetizzare, la demogogia dell’etnia funziona a pennello per mitigare paure. Quali? Quelle contese tra Nord-est e PDL per l’anonimia dei piccoli, spaventati a morte e non rappresentati, anche se hanno votato per l’80% in the right. Trappola al PD proprio no, si pensa a Bossi e al referendum, tanto per esser chiari, no a Fassino che ha qualche problema di identità di suo, altro che di etnia. Questo non giustifica una politica di integrazione o assimilazione, o qualunque modello inventi, fatta di enunciazioni da rigurgito, la realtà la dovrai affrontare e non con un’azione esemplare farcita di dichiarazioni razziste. Quando non funzionano purtroppo. Leggi dati Ministero sull’aumento del 2008. Ma come non aveva chiarito tutto con Gheddafi? Crediti vecchi estinti, blocco dell’immigrazione e appalti per le imprese? Evidentemente no.
Ci sono quasi 5 milioni di extra marziani.
A chi farebbero paura, ai piccoli lavoretti tradizionali, o a bassissimo valore aggiunto, vedi distretto made in Prato? Chissà perché la maggior parte di Stati (anche la Cina da tre anni rivuole i cervelli della Silicon Valley) qualificano l’immigrazione come apporto di saperi e noi cerchiamo di demonizzarli. E’ semplice la risposta, perché qui possiamo dargli lavoretti basso pagati e mestieri (non profesioni) tradizionali in malora. Quelli che poi cercano il paravento del capro espiatorio.
Non dovremmo di sicuro tacciare di parassitismo nessuno, proprio noi no…Siamo stati un popolo di “zingari” fino non molto tempo fa ed è certo che a noi gli immigrati che vengono in Italia a lavorare non portano via proprio nulla.
Altro che Prato sono decenni ormai che le fabbriche del sopracitato Nord-Est sono popolate quasi esclusivamente da immigrati e non perchè abbiano soffiato il posto a gente autoctona, ma perchè ci sono lavori che gli italiani non considerano più.
E non è retorica, adesso ci si inventa tutti manager, imprenditori, tronisti…e che che se ne dica, certi lavori non è più disposto a farli nessuno.
Dovremmo cambiare ottica e stile e modo di fare, soprattutto a lavorativamente parlando.
Non possiamo paragonargi all’America, quando siamo lontani e indietro anni luce a suo confronto…
Emanuele, il tuo è un problema di classe. La tua classe non deve fare i conti con i bassi salari e gli emigrati che vengono usati dal capitale per comprimerli ancora di più. Quindi la tua è una falsa coscienza. Verissimo che l’immigrazione può essere apporto di saperi, ma cosa c’entra con la multietnicità come valore ? Infatti esiste un sistema di quote all’immigrazioone, contro cui tuona il PD, Partito del capitale, basta vedere chi lo vota (base sociale, si chiamava una volta) perchè lequote fatte rispettare fanno saltare il ricatto del capitale verso il proletariato. A parte che non mi sembra di vedere frotte d’ ingegneri indiani che smaniano per venire in Italia. Anche i nostri ingegneri fanno fatica a trovare lavoro. E’ un circolo vizioso, e mi stupisce (eufemismo) che persone attente (esagerazione) all’innovazione non se ne accorgano: se ho manodopera a basso costo e illimitata e ricattabile (grazie ai clandestini) grazie alla quale le attività che tu definisci “piccoli lavoretti tradizionali”, si vede che la tua classe non sa cos’è una fabbrica e poi vatti a vedere i dati, hanno un buon margine di profitto, non c’è pressione sul capitale perchè innovi. Il capitale innova quando gli altri fattori produttivi costano trppo. Se non proprio Marx, almeno la critica a Marx da parte di Schumpeter et alii, por favor.
Gheddafi: siamo nel 2009, l’accordo con Gheddafi, firmato da Prodi e dopo tutti gli adempimenti previsti (soldi, essenzialmente) ora comincia a funzionare. Parliamone tra un anno se funziona, che funzioni retroattivamente mi sembra difficile.
Laura, pagali di più i “lavori” (non è una parola sporca, l’Italia è una Republca fdata su lavro, qualunque cosa voglia dire) e vedrai che la gente che vuole farli si troverebbe. Perchè nn i aghi di più ? Perchè puoi pagarli di meno. E’ tanto difficile ? La Confindustria nel 1990 fece girare un fax alle aziende della Federmeccanica “consigliandole” di ridurre gli investmenti in robotica perhè si prevedeva un drastico calo del costo della manodopera, che avrebbe reso convenienti anche fabbriche tradizionali. La stampa in qesto ha sempre seguito la sua falsa coscienza di classe. Come vogliamo definire la ridicolizzazione degli sforzi giapponesi di automatizzare le fabbriche per compensare la riduzione della natalità ? Hanno smesso di straparlare di “convenienza” perchè la robotica conviene, allora si sono messi a dire “che triste una società di robot”. E ci credono anche. Che schifo.
Scusate i numerosi refusi. Questa tastiera è un disastro, bisogna pestarci sopra manco fosse una Lettera 22 portatile.
Marco, pagare di più i lavori è una buona idea, ma poco realistica e praticabile e soprattutto assolutamente inutile.
Parliamoci chiaro, è vero e ovvio che tutti vorrebbero il massimo rendimento con il minimo sforzo, ma è anche vero che non ci si può più inventare ed improvvisare.
Detto questo, vorrei ma non posso, farti vedere la busta paga di un falegname, lucidatore o montatore di mobili del Nord-Est, credimi, non si possono assolutamente classificare come lavori sottopagati…eppure trovare chi è disposto a prepararsi e ad apprendere questi lavori è impresa ardua, quasi impossibile.
Al momento quasi esclusivamente gli Immmigrati si adattano ad apprendere questi mestieri diventati adesso poco nobilitanti.
Ti sto raccontando una realtà che non rappresenta la totalità dei lavori o delle situazioni, ma che esiste e troppo spesso viene ignorata o non presa in considerazione.
Voglio dirti di più, parliamo di gente che vive in Italia da anni ed è perfettamente integrata nella comunità e conduce uno stile di vita più che dignitoso.
Laura, conosco bene il settore di cui parli, ho un amico che ci vive. Qui in Lombardia non hanno problemi a trovarli tra gli italiani” i lavoratori, sarà perchè non c’è la piena occupazione come nel Nord-Est. N entro nei dettgali sul fatto eprò che le condizioni di lavoro non sono delle migliori, perchè rifare i laboratori con le cappe aspiranti, lo smaltimento dei solventi e dei fumi, il locale per la prepazione delle colle etc costa molto in conto capitale…..Quindi, anche se pago uno di più ma che non si lamenta se non adeguo il laboratorio…. Ogni settore è un caso a parte. E poi, distinguo: non ho nulla contro l’immigrazioen controllata e a fronte di una precisa e motivata richiesta vagliata a livello centrale, magari dalle organzzazioni del capitale e dai sindacati, sto contestando l’ideologia (in senso marxiano) del “multietnico è bello” , che nn è altro che falsa coscienza di classe. Glisso su “pagare di più i lavori è una buona idea, ma poco realistica e praticabile e soprattutto assolutamente inutile.” perchè mi sei simpatica: sei disponibile a sostenerla in sede di rinnovo di contratto, magari dei giornalisti ? ;-)) Lo so sono un po’ stronzo, ma che ci vuoi fare ?
Le donne amano gli stronzi…
poco realistica e praticabile era riferito al contesto, potevo dire a parità di condizioni, giusto per sottolineare il fatto che comunque sono lavori che la maggior parte ritiene alienanti, e da un certo punto di vista è anche giusto.
Hai perfettamente ragione quando parli delle condizioni di lavoro poco agevoli, ma oggi come oggi pochissime lucidature e falegnamerie non sono a norma, e non entro nel dettaglio, perchè fuori luogo.
L’Italia è una società multietnica già nella propria conformazione.
A volte ci nascondiamo dietro a troppo facili pregiudizi e luoghi comuni, privandoci della possibilità, ma questa è un’osservazione assolutamente personale e come tale opinabile, di avere un confronto e di imparare qualcosa di diverso da persone di altre etnie.Il mescolarsi non cancella le peculiarità di nessuno, e a volte è il conoscere le persone che fa la differenza.
Rinnovo contratto??Il lavoro dev’essere un piacere…soprattutto per una professione nobile come il giornalista, quindi qualunque compenso dovrebbe andar bene…è la passione che muove il mondo!!( OVVIAMENTE STO SCHERZANDO )
Credo che hai preso un abbaglio Marco. Le taneglie di Marx servono più alla destra degli operai ormai, e questo si evince dai risultati di voto.
Ma che c’entra con la produttività e il retaggio del capitale sul lavoro che hai menzionato scusa?
Sostieni che la sinistra è il partito del capitale. Evidentemente ti riferisci al sostegno degli interessi della grossa impresa (finiti dall’entrata in Europa) e alla convivialità con parte del sistema bancario. Quindi dal tuo discorso si desume che le politiche d’ingresso di sinistra, con il beneplacito della falsa coscienza, avevano come interlocutore chi non voleva investire in fattori produttivi tecnologici. E da quando ha questa base di consenso la sinistra? Lo spaccato elettorale con sinistra capitale e nuova destra lavoro è quello del senso comune, questo esula dal mio discorso comunque. Sulla dequalificazione come scacco è vero. I decreti legge (e proposte) sulla sicurezza non si pongono affatto quel problema, come non dispongono di altro che non sia tormentone sugli immigrati, quindi sono demagogici. Il problema qual’è quindi,
1)la sicurezza, 2)la concorrenza sleale a casa, 3)le malattie che portano, 4)che fanno ripartiscono la torta dei lavori sottopagati, 5)prendono sussidi impropri che sarebe meglio tenere il cassa?
Il primo si risolve attrezzando le strutture preposte e non delegando ai cittadini boriosi (che poi qualcuno ci va a rimettere le ossa dati i volenterosi over 65 spasimanti arruolabili), fondi alla forze dell’ordine e non sussidiarietà per rancorosi. Il secondo e quarto lo omologhiamo: rimettete tutte le normative stringenti previste dal DURC, sopratutto per gli affidamenti di sub appalto nella costruzioni (50% degli addetti inseriri sono i fantasmi di cui si parla) e invece di lamentarvi degli adempimenti burocratici, fate una cosa, togliete tutte le provincie che avevate promesso, è a costo compensato. L’eveve fatto? No, sotto scacco di Bossi anche per quello. Le malattie lsciamole ai servizi sanitari e non alle strutture convenzionate adibite a soli negletti, se passava la legge delle denuncie andava così la facceda. L’assistenza e la previdenza dovete disborsare tutte le onlus (perché si lamenta ora la curia e pretorati?) che tramite Centri di accoglienza protempore (ora esplulsione perdon), capitolati sociali di enti locali (comuni in primis) giustificano spese con i più disparati servizi. Avete proposto qualcosa in merito? Niente. E allora avolgia a cavalcare onde di malcontento. La produttività non è colpa delle politica, le regole sì. E questo governo è tutto proteso a garantire la concorrenza vedo. Schumpeter si sarebbe ribaltato dalla tomba se avesse sentito qualche discorso del governo. Una destra contro il libero mercato, solo ora però ha tolto bandiere ideologiche liberiste, mai avute. L’hai letta l’intervista di Paolo Romani ieri sì? L’apertura del mercato delle frequenze televisive liberate con lo swith off avverrà nel 2015, se tutto va bene eh. Ma per favor, mi spacco dalla risate. Certo, Prodi togliendo 6 miliardi di cuneo fiscale alle imprese ha perso la classe, come la chiami te. E ha fatto da deterrente all’innovazione tecnologica.
Avete chi ? Quante ne vuoi di proposte ? Dieci, cento, mille ? La posizione del PD (grande esagerazione) sugli argomenti relativi ai centri di accoglienza è talmente tesa a far entrare clandestini che fa quasi ridere. Vuoi una proposta ? Centri di vaglio delle richieste di asilo in Libia (previsti, peraltro), magari presso i consolati). E poi una bella inchiesta sulle connivenze a livello di forze dell’ordine con gli schiavisti. Tipo quella che ha portato, miracolo, a prendere i boss dei casalesi dopo che per anni tutti dicevano: sono fuori controllo. E’ bastata una strigliata e qualche trasferimento e improvvisamente li prendono come pere che cascano dall’albero.
Se ho capito bene, il fulcro del tuo discorso è:
“Sostieni che la sinistra è il partito del capitale. Evidentemente ti riferisci al sostegno degli interessi della grossa impresa (finiti dall’entrata in Europa) e alla convivialità con parte del sistema bancario. Quindi dal tuo discorso si desume che le politiche d’ingresso di sinistra, con il beneplacito della falsa coscienza, avevano come interlocutore chi non voleva investire in fattori produttivi tecnologici. E da quando ha questa base di consenso la sinistra? Lo spaccato elettorale con sinistra capitale e nuova destra lavoro è quello del senso comune, questo esula dal mio discorso comunque.”
Calearo chi lo ha candidato (ho parlato di PD, non di sinistra) ? Vogliamo ricordare il CIP6, targato Bersani ? Vogliamo parlare della Legge Treu (CoCoCo senza limiti di tempo) ?
Confermo, falsa coscienza. E weberianamente, disprezzo dell’etica della responsabilità.
Il resto non c’entra. Che poi tu pensi che sia berlusconiano mi fa proprio ridere, sapessi ….
Ah, ce l’hai solo con la sinistra, con qualche indulgenza dall’altra parte però. Viva la politica allora. Ormai è appassionante, ammetto. Il CIP6 apparte diritti d’autore è stato rifinanziato nell’utima finanziaria, per mettere sotto il tappeto la sporcizia di Napoli eh.
Alla fine passerò da sfruttatore di immigrati. Spero di no. Declino l’enucleazione degli obbrobri del centrodestra, senza andare neanche a scomodare la memoria. Una curiosità sui diritti di soggiorno. Dopo l’autorizzazione dei beneficiari di asilo in Libia, ci sono tutti gli altri, sia quelli che non hanno i requisiti che quelli che se ne infischiano. Che fine fanno, vengono appaltati alle armerie Beretta.
Il risentimento deve star fuori dalle politiche. Questo volevo dire. Per i finanziamenti alle fonti sostenibili fasulle che troviamo in bolletta energetica, chiedi a Romiti. Sicuramente è lui il capitalista di sinistra, altro che le figurine del nuovo PD. Si capirà l’ironia spero. Che non fossi d’accordo neanche sulla flessibilità sul lavoro mi spiazza in effetti, lo confesso. Ma ci voleva o no una riforma sul mercato del lavoro? Tiri fuori Treu come fosse stato il carnefice. Non c’è alcun valido motivo affinché un’assunzione debba esser pegno a vita. E Biagi ha pagato.
E’ colpa mia se certe porcate le ha fatte la sinistra ? Perchè certe cose, come sul mercato del lavoro, si possono e devono fare, ma se consenti che un cntratto che dovrebbe essere temporaneo diventi a vita, allora stiamo giocando sulle parole. Non è l’assunzione che diventa un pegno a vita, è la non assunzione. Romiti. Certo, ma Bersani lavorava per la FIAT ? CIP6, ora le regole son un po’ diverse, mi consentirai. Non per merito del centrodestra. E’ la sola cosa buona che hann fatto i Verdi da quando esistono.
Mi era sfuggito questo. Qui mi trovi completamente d’accordo, l’unica cosa buona dei Verdi. Anche sulle fasulle assunzioni, con un distinguo. Finché nessuno si vorrà prendere l’onere di riformare gli ammortizzatori sociali, la scappatoia è il doppio mercato del lavoro.
Mi rendo conto che per adottare un modello di flexicurity, bisognerebbe per primo una riforma delle rappresentanza sindacale, poi delle relazioni industriali, e a seguire, del walfare, non prima. Sacconi che vuole dirimere l’impasse delegando alla rappresentanza esistente, con la costituzione degli enti bilaterali, non è convincente. Darà solo più potere alle associazioni più consolidate e una miriade di altre si costituirà solo per scopi autoreferenziali. Bersani ha il neo delle municipalizzate e annesse. Ha aperto alla GDO, ora tutti lamentano le botteghe di vicinato in estinzione. Ma tutti i fondicini per il rurale e company, affinché quel tipo di esercenza si svegliasse, dove sono andati a finire? Vuoi che te lo dico o lo sai? Lo dico, nelle tasche di una miriade di associazoni di categoria. Gli spiccioli rimasti sono stati investiti in protesta. Non è colpa di Bersani se chi apre un negozio pensa di aversi conquistato una rendita.