Per Scajola (vedi viale dell’Astrologia) il nucleare è una scelta obbligata. Certo: se fossimo stati liberi di scegliere avremmo chiesto dove vanno a finire le scorie…
25/02/2009 10:21
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Obblighi nucleari
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Ciao Luca,
ho visto il tuo post su Twitter.
Ho sentito stamattina che la scelta a sfavore del nucleare ci è costata nel corso di 20 anni 60 miliardi di euro.
Vorrei far notare che in pochi anni lo stato italiano ha maturato un credito di quasi 100 miliardi di euro nei confronti delle concessionarie delle scommesse (credito ancora non riscosso – quanto aspetteranno?).
Con quei 100 miliardi di euro, 2.500.000 tetti in italia potrebbero essere dotati di pannelli solari (acqua ed elettricità) fin da subito (e no fra 10 anni se tutto procede senza intoppi come per il nucleare).
Questa soluzione integrata ad altre (modificazione delle abitudini per prima), rende la soluzione nucleare inutile (senza considerare il fatto che il bilancio nucleare è economicamente negativo).
gilberto
Appunto.. Che il nucleare sia una scelta obbligata mi pare un modo di dire amaramente ironico..
60 miliardi mi sembrano pochi. Sarebbero 3 miliardi l’anno per 20 anni ? In media noi importiamo da 40 a 50 TW/h di sola energia elettrica dall’estero, il 12-14 per cento del totale. Solo quello, non contando importazioni di gas, olio combustbile, etc, cuba per molto più di 3 miliardi di euro….
Il problema delle scorie in effetti desta preoccupazione diffusa, anche nello stesso PdL.
Se si intende tornare al nucleare è necessario risolvere prima il problema delle scorie passate, presenti e future.
Il problema non sono solo le scorie: il nucleare non è conveniente, è una tecnologia pericolosa ed è assolutamente stupido pensare che ci libererà dalle importazioni di energia dall’estero visto che non abbiamo miniere d’uranio.