Affascinante problema. C’è un filone scientifico interessante che induce alcuni ricercatori a indagare intorno alle differenze tra gli esseri umani. Ma quelle indagini provocano tra i ricercatori una bizzarra preoccupazione: se si traesse da tali indagini la conclusione che gli esseri umani presentano delle differenze, si potrebbe rischiare di fare discorsi politicamente scorretti? Ne discute su Edge, Armand Leroi, biologo. The nature of normal human variety.
In una società come quella italiana, nella quale qualunque pregiudizio rischia di diventare un fatto, questo problema è ancora più sottile.
Strano, quando qualcuno dice che gli umani sono macchine geneticamente programmate e che il libero arbitrio non esiste, e che quindi basterebbe toccare i geni giusti e zac, l’Uomo Nuovo, nessuno si fa problemi. Questo già spiega la considerazione che si deve avere degli scienziati (esito a chiamarli così, sono vecchio, per me gli scienziati sono ancora circondati da un’aura positiva, è l’educazione pre-sessantottini) che si fanno di questi problemi.