Walter Quattrociocchi e Antonella Vicini hanno scritto il loro libro sulla Misinformation, Guida alla società dell’informazione e della credulità. Si tratta di un’indagine basata sull’analisi di grandi quantità di dati che porta prove all’ipotesi delle echo-chamber nelle quali si chiudono gli utenti della rete, attratti inesorabilmente a passare il tempo insieme ai loro simili e a ignorare – il che è, ovviamente, ancora peggio – le notizie che smentiscono ciò che ritengono corrisponda alla realtà oltre a respingere chi le produce.
Il Censis nel suo Tredicesimo Rapporto sulla comunicazione, I media tra élite e popolo, mostra come il successo ormai acclarato dei media digitali e sociali si sia tradotto in una forte disintermediazione e come ciò abbia contribuito a una divaricazione tra élite e popolo «prestandosi all’opera di decostruzione delle diverse forme di autorità costituite». Una sfiducia nelle classi dirigenti che probabilmente in parte si accompagna all’apertura o al piacere di accettare e diffondere notizie complottiste.
Per questo non è certo facile il compito di chi vuole fare comunicazione politica senza scendere nell’adesione al populismo. Antonio Palmieri, nel suo Internet e comunicazione politica, sembra supporre che sia comunque possibile, purché si conosca lo strumento e non lo si prenda superficialmente. Palmieri ha esperienza avendo passato più di vent’anni online con funzioni di crescente importanza nella comunicazione digitale di Forza Italia. La sua impostazione è quella di chi vede nell’internet un generatore di “possibilità” e rifiuta il determinismo tecnologico. E nella logica del possibile vede anche una forma di maturazione della relazione tra politica e digitale.
Se ne avverte l’esigenza, ogni giorno di più.
[…] pubblicato originariamente su blog.debiase.com – CC BY-NC-SA 2.5 […]
[…] Preconcetti, strategie, pratiche: conseguenze di Trump sulla sinistra, la tecnologia, l’Europa Disinformazione, strutturale ma non fatale Facts and cats. For State of the net 2016 L’asimmetria della trasparenza. La realtà autoritaria […]
[…] it discovers the truth that the echo-chamber likes: all other truth is neglected, says for example Walter Quattrociocchi. We will discuss about his book tomorrow at the Science Museum in Milan, at 6:30 […]
[…] 1. COME FUNZIONA FAKEBOOK Nei social network di successo, il sistema di filtri algoritmici che riduce l’information overload ha l’effetto collaterale di condurre alla costruzione di echo-chamber (Eli Pariser). Le persone tendono a ritrovarsi in gruppi omogenei di persone che si gratificano vicendevolmente di “like” o equivalenti. In queste echo-chamber, ciò che conta è la relazione, non la qualità dell’informazione che la mantiene accesa. Sicché le probabilità che circolino false informazioni non sono irrilevanti. E soprattutto aumentano in modo notevole le probabilità che se un factchecking sulle informazioni che circolano in una echo-chamber contraddice il pensiero convenzionale allora quel factchecking verrà ignorato o delegittimato (Walter Quattrociocchi). […]