La netneutrality, intesa come garanzia della neutralità della tecnologia della rete nei confronti dei contenuti e dei servizi che possono svilupparsi su internet, è un codice costitutivo fondamentale di internet. Se gli operatori di rete non possono discriminare sui contenuti o sui servizi che girano in rete, l’innovazione anche più sfidante può svilupparsi. Altrimenti si formano vincoli all’innovazione legati agli interessi degli operatori stessi.
La netneutrality è di solito garantita sulla rete fissa e sulle sue estensioni in wifi. Non lo è sulla rete mobile. Gli operatori mobili garantiscono la forma di accesso che cresce di più in termini di utenti. In alcune aree del pianeta la prima internet che le persone incontrano è quella mobile. Eppure gli operatori mobili non hanno obblighi di netneutrality in moltissimi paesi. Sicché volendo possono frenare l’innovazione di chi introduce soluzioni che li mettono in difficoltà. Alcuni operatori italiani consentono per esempio l’uso di Skype in rete mobile altri non lo consentono. Su quante altre cose intervengono in questo modo?
Tim Berners-Lee, incontrato e intervistato a Trento, osserva che la netneutrality è importante sia su rete fissa che su rete mobile. La FCC ha preso una decisione sbagliata escludendo dalla netneutrality la rete mobile. Occorre lavorare sugli utenti perché comprendano che la netneutrality garantisce l’innovatività del sistema, sulle imprese e le startup perché la difendano nell’interesse delle loro innovazioni, sulle compagnie e gli operatori perché comprendano che consentire la neutralità della rete mobile le rende più popolari e utili al sistema, sui governi perché intervengano a garantire la netneutrality in rete fissa e mobile.
Più si va avanti, più le infrastrutture della Rete si stanno concentrando in pochi poli e mani…non è un buon segno, in generale…