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Steve Grossan e il ruolo culturale di Google

Steve Grossan è tecnologo e storico. Il suo lavoro per Google è anche quello di gestire iniziative a sfondo culturale di grande importanza. LabKultur si pone alcune domande:

Thus, Google interferes with the cultural heritage of mankind, easily overriding national borders and conflicts of civilisation.
By choosing Paris as the new headquarters for its new institution, just proves the enormous strength Google has – even la Grande Nation is enthusiastic about it. Is this the beginning of a paradigm change in policies concerning culture or cultural heritage which have been handled by the respective nations so far? Does Google leave its mark on human culture for good? Is Google our friend, or are we all a bit Google-gaga?

Domande sensate. Ma ancora una volta il problema è quello di digerire le conseguenze del cambiamento che pone al centro della dinamica le grandi piattaforme capaci di organizzare le informazioni a livello globale. Ma organizzare la conoscenza è un’altra cosa. Google ha cambiato le strategie di memorizzazione facilitando il reperimento di molte informazioni che vanno ricordate. Ma i suoi algoritmi non sono fatti per conoscere e riconoscere il loro valore in termini di generazione di consapevolezza. I percorsi per questo genere di riconoscimento sono ancora largamente al di fuori della piattaforma. E lasciano spazio ad altre iniziative e capacità purché sappiano come confrontarsi con il nuovo ambiente digitalmente modificato.

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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