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Digital, Compaq, Palm.. Hp.. Autonomy

Il terremoto tecnologico continua. Nokia con Microsoft, Google prende i telefonini Motorola, Dell ammette la crisi, Hp prende Autonomy e pensa di mollare i pc e ripensa a che fare di WebOs. Il che ci ricorda che le acquisizioni piacciono tanto alla finanza ma non necessariamente al business (Compaq aveva comprato Digital ed era stata comprata da Hp, come Palm..).

Non tutto si spiega con le intenzioni dichiarate quando si fanno le acquisizioni. E non tutte le operazioni che si somigliano hanno le stesse spiegazioni. Ibm era già uscita dai pc (che aveva lanciato) e qualcuno dice che Hp la segue. Ma i tempi sono molto diversi.

Quello che è chiaro è che tutti cercano business più profittevoli. E che Apple al momento è l’azienda che fa più profitti con un equilibrato e irripetibile mix di hardware, software e cloud. Dove cerca profitti Hp? Autonomy fa semantica su base statistica: un servizio software sempre più richiesto, ma sempre piuttosto soggetto a un margine di errore. Hp vuole fare più profitti con un supercloud semanticamente intelligente? Sembra un colpo a lunga gittata. Forse troppo lunga.

Stiamo guardando segnali forti ma di debole chiarezza strategica: siamo in un’epoca di ecosistemi, non dominata dagli operatori più grossi ma dai più avvertiti culturalmente.

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  • Luca, e se più semplicemente HP non possa più resistere sia nel business consumer sia nell’enterprise?
    I livelli di focalizzazione e d’investimento sono così elevati, con tempi di ritorno alquanto incerti, che forse ora non ci sono più le condizioni per avere il piede in due scarpe.
    Ciao.

  • Autonomy non sviluppa tecnologia semantica ma solo tecnologia statistica con una spolverata di semantica giusto perché da qualche anno è molto di moda :-).
    Chiarito questo, è vero che sulla carta gli annunci di ieri segnalano una svolta verso la focalizzazione di HP ma nella sostanza non mi pare che sia proprio così e penso che HP abbia commesso un grosso sbaglio (visto anche il prezzo pagato). Autonomy è oggi una azienda molto diversa rispetto a qualche anno fa: è un conglomerato di aziende acquisite nel tempo e molto diverse tra loro in cui il fatturato del motore statistico rappresenta solo una parte del fatturato totale (se si legge bene il loro bilancio, ben meno della metà). In pratica, quindi, HP entra in un settore che oggi non presidia, quello del software enterprise e avrà all’interno di questo settore un nuovo, e complesso, fronte aperto con competitori non meno agguerriti. Quindi si bye bye Steve (Jobs) ma welcome Larry (Ellison)e tutti gli altri …

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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