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Tra un mese, TEDxRoncade

Abbiamo bisogno di una prospettiva come abbiamo bisogno dell’aria, per fare progetti e decidere a che cosa dedicare la vita. Ma l’idea di progresso che ha accompagnato l’epoca dello sviluppo industriale non è più molto credibile. Per molte ragioni. Per avere una nuova prospettiva di progresso, probabilimente, abbiamo bisogno di cambiare la nostra idea stessa di progresso. Non più crescita infinita, sviluppo tecnologico inarrestabile, miglioramento della quantità di produzione materiale: abbiamo raggiunto in questi campi condizioni straordinariamente migliori di quelle che...

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Silos e piattaforma. Un’architettura emergente per una nuova pratica politica. A occhio e croce

Osservazioni ingenue. Forse si può notare qualche segnale che emerge dal caos delle pratiche politiche italiane: potrebbe emergere una nuova architettura della pratica politica? Meglio non illudersi. Ma perché non cercare di leggere i segnali deboli? Il primo segnale è stata la riuscita distinzione tra la polemica sulla tenuta del governo e la polemica sulle decisioni che il Senato era chiamato a prendere in relazione al caso dell’ex presidente del Consiglio condannato in Cassazione. In pratica, sebbene attraverso la bizzarra scissione di un partito, di fatto le forze politiche sono...

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Internet as commons. Comments about the end of “the tragedy of the commons” in Edge

In a very interesting set of twitts, Sharper shows some doubts about the notion of the internet as commons. The discussion started from a post that I wronte on Edge suggesting the retirement of “the tragedy of the commons”. In that post I wrote about the internet as a commons. And Sharper doesn’t agree. Sharper: “Read w/interest your piece re: Tragedy of the Commons. However, the Internet isn’t a Commons, every piece/connection is owned.” Me: “But the internet protocol is commons, isn’t it?” Sharper: “I think I see what you’re...

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Edge – What scientific idea is ready for retirement? The tragedy of the commons

La domanda annuale di Edge, come s’è segnalato qui, è drastica: quali idee scientifiche sono pronte per andare in pensione? Se ne parla in una pagina di Nòva oggi. Quanto al mio contributo è stato proporre di mandare in pensione la teoria della “tragedia dei beni comuni“: un’idea del 1968 proposta da Garrett Hardin secondo la quale i commons sono destinati inesorabilmente a essere ipersfruttati e a deperire. È evidente che questo può avvenire e che avviene. Ma la nozione di tragedia, come dice Hardin, precisa che si tratta di un destino, di una conclusione inevitabile...

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E allora, accantonata la web-tax, che cosa si può fare sull’elusione fiscale delle grandi piattaforme?

Claudio Giua chiede giustamente di riprendere il discorso sull’elusione fiscale delle grandi piattaforme come Google, Apple e compagnia. Sottolinea come recentemente ne abbia parlato anche il FT. E chiama in causa anche questo blog, probabilmente per il post: Commento costruttivo sulla raffica di misure relative a internet prese in questi giorni in Italia. Giua non tiene conto della raffica (in quella settimana la web-tax è arrivata al parlamento mentre si introducevano diverse altre nuove norme a forte impatto digitale, compresa la tassa per chi compra memorie a favore della Siae, i...

partecipazione ricerche

Gli intellettuali e il potere nel nuovo contesto culturale. Riflessioni molto personali

Come cambia il ruolo dell’intellettuale in un contesto culturale in rapida evoluzione? Questo post è scritto nell’intento di condividere qualche riflessione nata anche da esperienze personali. Ma sarebbe fantastico poter contare sul contributo dei commentatori. Naturalmente ciascuno può riconoscere come il proprio vissuto sia intercettato da queste questioni. Eccone alcune: 1. Il senso del lavoro intellettuale cambia in un contesto nel quale le istituzioni culturali sono assediate e spiazzate dalle nuove forme della dinamica culturale, accelerate e ridefinite dalla rete? 2...

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Letture. Creative commons; Morozov; Epoca post-lavoro; Bitcoin; Scienza e arte; Narcisismo

Una serie di letture di fine 2013 che vale la pena di ripercorrere e tenere in memoria. Se in questo scorcio di anno i commentatori vogliono aggiungerne sarà un piacere esplorare le loro preferenze. Un sistema per mettere le foto pubblicate su Instagram in creative commons. I am cc Il nuovo pezzo di Evgeny Morozov, sulla privacy. Per Morozov la privacy non è un fine in se ma un mezzo per la democrazia. Il mercato non è una soluzione sufficiente. La privacy può essere pensata in termini etici. La discussione provocatoria è un modo per sabotare il sistema: certe domande hanno l’effetto di...

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Commento costruttivo sulla raffica di misure relative a internet prese in questi giorni in Italia

di Paolo Barberis e Luca De Biase La scorsa settimana sono state prese o proposte alcune decisioni che hanno conseguenze importanti sull’economia italiana che si confronta con internet. Hanno l’obiettivo di risolvere problemi veri. Ma hanno generato una discussione che induce a riflettere sulla possibilità che le soluzioni trovate possano rivelarsi controproducenti. Impossibile ricordare qui tutti i contributi, generati dal lavoro di associazioni come ItaliaStartup, avvocati come Guido Scorza e Fulvio Sarzana, giornali internazionali come Forbes, opinionisti come Jeremy Rifkin e Gianni...

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Che cos’è la “valutazione di impatto digitale”

Come si osservava nel post dell’altro giorno, la scorsa settimana sono uscite molte norme o proposte di norme molto controverse che riguardano internet. E il post si concludeva con la proposta di “valutazione di impatto digitale”. Che cosa vuol dire? Essenzialmente, la web-tax, l’aumento dell’equo compenso, gli sgravi fiscali sui libri purché non digitali, le decisioni Agcom sul copyright, sono stati pensati per risolvere problemi importanti, come l’elusione fiscale e la salvaguardia del diritto d’autore. Ma hanno anche effetti collaterali. E’...

Approfondimenti Bill of rights partecipazione

Petition: A stand for democracy in the digital age

Quando la sorveglianza è eccessiva diventa violenza. Servizi di governi democratici e autoritari, multinazionali americane e del resto del mondo, organizzazioni criminali e sembrano approfittare dell’apertura di internet per fare i comodi loro. Un diritto globale deve nascere per difendere i diritti dei cittadini del mondo. È una lunga strada. La petizione si firma su Change.org A STAND FOR DEMOCRACY IN THE DIGITAL AGE Petition by Writers Against Mass Surveillance On International Human Rights Day, 562 authors, including 5 Nobel Prize laureates, from over 80 countries have joined...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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