Google e Facebook pensano al loro “abbreviatore di url”. Intanto Bit.ly propone a tutti (i grandi per ora) di farsi il proprio abbreviatore. Per brevità, non commentiamo. Se non per dire che questa è una battaglia per lo standard che si vince in base al numero di url abbreviate con una particolare tecnologia. Chi abbrevia, sa connettere un utente a un’informazione che ha voluto condividere. Un sacco di dati in più per chi studia i comportamenti e le preferenze. Non è difficile immaginare che Google e Facebook raggiungeranno presto numeri considerevoli. Bit.ly è per ora il...
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Nuovo Tweefind
Da vedere: Tweefind
Architettura olografica
Holographic Architectural Imaging by Zebra from Core77 on Vimeo.
Dan Gillmor e Facebook
Dan Gillmor non ha apprezzato il comportamento di Facebook nel cambiamento di regole di privacy. Ha chiuso il suo vecchio account (nel suo pezzo il resoconto delle difficoltà che ha superato per farlo). E ne ha aperto un altro nuovo.
Non è per niente detto che quello che ha cancellato sia davvero sparito. Imho.
Tesi su tecnologie della privacy
Una tesi di Sharen A. Bakke per studiare la percezione di invasione della privacy collegata alla tecnologia informatica. “this dissertation develops and validates an instrument that identifies and measures the extent to which information technology influences individuals’ IT-related privacy-invasive perceptions. This newly created IT-related privacy-invasive perceptions (PIP) scale is then used to predict behavioral intention toward using information technology.“ Altrove Mark Burdon pubblica uno studio sulla relazione tra servizi georeferenziati, mappe digitali e privacy...
Cala la quota di traffico p2p
Un manager di un primaio operatore telefonico nota: “Il traffico peer-to-peer era anche il 60% del totale del traffico internet in Italia, fino a qualche tempo fa. Oggi non è più del 20%”. (Probabilmente il dato è approssimativo nella cifra anche se è certo nella tendenza).
E’ la vittoria delle major? Forse è soprattutto la vittoria dello streaming. E dello scambio di link sui social network.
Il senso della privacy e il valore dell’informazione
Eric Schmidt, il capo di Google, ha espresso la sua idea sulla privacy. E poiché Google è al centro di una quantità di polemiche relative alla privacy, la sua idea fa riflettere. Perché intorno al concetto di privacy (parola che evoca questioni noiose che non lo sono per niente), si giocano questioni decisive per la conformazione della rete sociale e il suo sviluppo equilibrato, per non dire pacifico e giusto. Dice Schmidt: “I think judgment matters. If you have something that you don’t want anyone to know, maybe you shouldn’t be doing it in the first place. If you really...
Google impara i numeri di cellulare
Si possono mandare sms da gmail. E Google impara informazioni preziose: i numeri di cellulare di chi invia e di chi riceve. (via Oztech)
EFF: perplessi sulla nuova privacy in Facebook
Electronic Frontier Foundation, un’antica e ipercompetente organizzazione che lavora a favore dei cittadini che usano i media digitali, si mostra perplessa sulla nuova politica della privacy in Facebook. E pubblica un’analisi molto attenta. Oltre ad alcuni dati positivi, EFF segnala due aspetti importanti:1. Come si diceva anche qui, la nuova politica sulla privacy incoraggia in molti modi – sottili e meno sottili – a pubblicare spontaneamente e autenticamente i fatti propri, promettendo un altissimo livello di privacy. Questo serve al business di Facebook (che è...
Google personalizzato di default
Insomma. Da adesso le ricerche su Google sono personalizzate anche per chi non è iscritto o non sta navigando dopo aver digitato id e password sui servizi di Google. Perché la navigazione di ciascuno viene mantenuta in memoria e usata per restituire alle ricerche informazioni collegate alle precedenti ricerche. Si può rifiutare il servizio. Se non si fa niente, invece, viene automaticamente applicato. (I dati raccolti da Google secondo SlightlyShadySeo). E si aggiungono i dati raccolti come Dns.
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