Il successo delle iniziative editoriali dipende da molte, molte condizioni. Ma mi pare che la prima sia la capacità di distinguersi nel mare magnum. Di certo, senza identità si perde. Ma l’identità dipende anche dalla coerenza con la quale si segue una linea editoriale, una missione, uno scopo. Provando a distinguere le forme identitarie, o almeno le promesse editoriali, vengono alcune idee. Orientamento editoriale: Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:”Tabella normale”; mso-tstyle-rowband...
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Bis sulle apps, grazie a Massimo
Massimo Mantellini ha risposto al mio post precedente con considerazioni a suo dire deprimenti: il meglio che è venuto fuori nell’editoria per gli iPad è stato la possibilità di leggere lo stesso giornale di carta anche sul tablet. Ma più che considerazioni deprimenti, queste sono considerazioni descrittive. Quello che ci interessa è capire che cosa succederà poi. Ringrazio Massimo perché ha fatto emergere meglio un tema che avevo lasciato implicito: è possibile che gli editori producano qualcosa di davvero buono per il tablet, innovativo e produttivo per il loro business, consapevole...
Momento di passaggio nell’editoria delle applicazioni
Nel 2010, la Apple ha di fatto creato il mercato dei tablet. E, connettendo il concetto a quello dell’iPhone, ha rilanciato il mercato delle applicazioni. Concepite come software che girano su oggetti mobili e belli. Il 2011 si annuncia come un grande momento di passaggio per questo mercato. Al Ces stanno per arrivare molti nuovi tablet con sistemi operativi diversi, da Android a Microsoft e a Palm (probabilmente), in attesa del Rim. Questo renderà più complesso il mercato delle applicazioni. Comprese quelle editoriali. Ora dunque arrivano i problemi. E proprio nel momento in cui si...
Paul Saffo parla della riforma dei media
Paul Saffo, storico del futuro, descrive la sua visione delle grandi trasformazioni che attraversano i media. Un discorso “no nonsense” che mette un po’ d’ordine nei pensieri.
Evan Williams sull’informazione infinita
Evan Williams è, tra i fondatori di Twitter, quello che parla meno. Ha scambiato qualche parola con Om Malik. E vale la pena di leggere il post originale. Perché il tema è buono: c’è troppa roba sul web, apparentemente. «Le nostre piattaforme non erano disegnate per un’epoca di informazione infinita. C’è molto da fare. Si tratta di un passaggio simile a quando c’era troppo da consultare tra le pagine ed è arrivato Google. Ora di nuovo: vorrei che Twitter non fosse una causa di ulteriore peggioramento, ma uno strumento per il miglioramento della gestibilità...
Valore Musil
Girando per Vienna con Musil in mano, tra casa Freud, l’inceneritore dei rifiuti piú istruttivo d’Europa e la piccionaia in piedi al teatro dell’Opera, per il Don Giovanni di Mozart..
In Austria c’è poca tv e gli 8 milioni di abitanti comprano 3,5 milioni di quotidiani al giorno… Giornali popolari, naturalmente, ma da leggere…
I verdi hanno una percentuale di voto ancora gigantesca in Austria. Hanno guidato la politica dell’ecologia con i no ma anche con i sí e con le proposte. L’inceneritore di Vienna è un monumento al pragmatismo.
Musica: come volevasi dimostrare
Uno studio pubblicato sul sito di Harvard dimostra che in relazione all’impatto di internet sul business della musica si sono ridotti i ricavi della musica registrata e sono aumentati i ricavi dei concerti, specialmente (e questo è interessante) per i cantanti meno famosi, probabilmente perché con i media sociali sono riusciti a suscitare maggiore attenzione.
La musica è un laboratorio per molti business editoriali nel mondo digitale. La sua “crisi” è arrivata prima. E la sperimentazione anche.
Decisioni Fcc sulla neutralità della rete
La Fcc ha dunque rilasciato un comunicato stampa che informa in via preliminare sulle sue decisioni in materia di net neutrality. Da quello che si capisce la Fcc dichiara che vuole salvare la net neutrality dalle mire di chi la vuole sorpassare, ma distingue il mobile e il fisso. Nel mobile, dove non c’è net neutrality, lascia le cose come stanno invece di introdurla. Perché, dice, con l’avvento dei sistemi operativi open come Android potrebbero nascere soluzioni in grado di ottenere lo stesso risultato della net neutrality. Il che è probabilmente sbagliato. Perché non si vede...
Che fare sui DDoS
Evgeny Morozov aveva chiamato in causa esplicitamente gli intellettuali del Berkman Center di Harvard per coinvolgerli nella discussione sui DDoS, gli attacchi ai siti che moltiplicando gli accessi in modo esasperato rallentano o bloccano il traffico normale rendendo impossibile o quasi la consultazione dei contenuti pubblicati. Il Berkman aveva già un lavoro in preparazione sulla questione. Lo dimostra il corposo studio pubblicato oggi. Lo studio si occupa dei DDoS pensando alla difesa dei siti che contengono informazioni di gruppi che lavorano per i diritti umani. E suggerisce – se...
Sulla crescita quantitativa e qualitativa della pubblicità online
Dal punto quantitativo la pubblicità online cresce molto e i motivi non mancano. Solo in Italia, come si è visto, c’è stato un aumento del 17,7% tra gennaio e ottobre. Nello stesso tempo, si segnalano, in modo più episodico, dati che indicano come dal punto di vista qualitativo ci sia ancora molta strada da fare. Si osserva in ogni caso che il tempo passato dalle persone davanti alla televisione non è poi tanto diverso dal tempo passato con internet, mentre la quota di pubblicità che va alla televisione è molto superiore alla quota che va a internet. Il che può significare diverse...
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