I tablet sono stati un successo straordinario. E gli editori hanno da subito sentito che sarebbero stati uno strumento di rilancio del loro business. Ma continuano a cercare di capire in che modo. La transizione delle loro pubblicazioni sul nuovo supporto non ha certo sfondato (e d’altra parte in genere sono state realizzate con investimenti piuttosto contenuti). Ora New York Times e Washington Post stanno provando le loro versioni di aggregatori, sulla scia dei successi di start-up indipendenti come FlipBoard o Zite, con discreto successo. L’esplorazione continua. Ne parla Damon...
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Chad Hurley e Steve Chen: il ritorno
Chad Hurley e Steve Chen, immensamente ricchi per la vendita di YouTube a Google e non più direttamente impegnati con la loro creatura, lanciano una nuova società, la Avos, e comprano Delicious da Yahoo!. Gli utenti potranno continuare a usare il servizio accettando una nuova policy per la privacy. La prima mossa sarà creare un’estensione per Firefox. (via Liz Gannes)
Editoria coi numeri
La Visual Loop ha preso i dati proposti da Bain & Company sull’evoluzione dell’editoria e ha costruito questa infografica. (cliccandoci sopra si va sulla Visual Loop non sull’ingradimento).
VisuaLoop
Albert-László Barabási sa usare il telefonino
Albert-László Barabási, Alex Pentland, Carlo Ratti e altri, usano i telefonini e i sensori per studiare il comportamento delle persone nei loro spostamenti e nelle loro relazioni. Senza bisogno di ascoltare le telefonate riescono a prevedere molti fenomeni. Il Wall Street Journal in un lungo articolo riporta alcuni risultati. Si possono comprendere i comportamenti in modo tanto capillare da intuire che due persone stanno parlando di politica oppure che un tizio sta per prendere l’influenza senza bisogno di altro che della possibilità di registrare gli spostamenti del suo telefonino...
Matteo Berlucchi e aNobii
Bella intervista a Matteo Berlucchi su aNobii e quello che succede nel mondo dei libri digitali. Matteo sa quello che dice. Anche se non dice tutto quello che sa: il suo mestiere non glielo consente…
Luca Ascani spiega i media digitali
Secondo me, va letto il pezzo di Luca Ascani su Le Journal du Net. E’ netto e forse troppo tagliato. Ma ha il merito di semplificare con coraggio la classificazione delle opzioni disponibili. E decolla a partire da qui:“il est important de comprendre que tout média en ligne constitue une réponse aux questions suivantes : – de quelle manière l’information va-t-elle être perçue par l’utilisateur? – quel est le type de contenu que l’utilisateur souhaite lire ? – quel est le style rédactionnel qui convient à ce type de contenu ? – quel type de...
Povera televisione…
MEDIASET: CONFALONIERI, IN BANDA LARGA FAVORITE TLCCOLOGNO MONZESE (MILANO)(ANSA) – COLOGNO MONZESE (MILANO), 20 APR – “Siamo di fronte a una incomprensibile politica di favore verso il mondo delle telecomunicazioni e a scapito del mondo di noi televisivi”. Così il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, commenta la gara per la banda da 800 megahertz per nuove frequenze in banda televisiva “che l’Europa prescrive di assegnare agli operatori di telefonia mobile”. Aprendo l’assemblea del gruppo televisivo, Confalonieri conferma che Mediaset...
Visto Dipity? Timeline da vedere e fare…
Steve Job’s Life and Career on Dipity.
Europa troppo neutrale sulla net neutrality
Si direbbe che l’Europa faccia la voce grossa per dire una cosa piccola sulla net neutrality. Il pezzo del Guardian vede il bicchiere mezzo vuoto. La Commissione si dichiara convinta sostenitrice della net neutrality ma non chiarisce che cosa esattamente impedirà di fare alle telco. Dice solo che se vanno troppo in là nella “gestione del traffico” interverrà. Il che può significare un po’ di tutto: lascerà che blocchino il peer-to-peer e il voip per salvaguardare i propri interessi? Consentirà che, in base a leggi locali, i provider diano un po’ di fastidio...
Libertà di internet: dov’è l’Italia
Nella mappa della libertà di internet, l’Italia è pari alla Gran Bretagna, con minore diffusione, ma peggio di Usa e Germania. (Economist)
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